“Alla fine, il Re s’è ritrovato nudo. Lo avevamo anticipato già lo scorso aprile (era esattamente il giorno 3 di quel mese) che poteva succedere quanto verificatosi in queste ore. Con apposita interpellanza al presidente Schifani e all’assessore regionale al Turismo Amata, infatti, chiedevo di capire quali sono stati in termini di flussi turistici, i risultati dei primi due anni di ‘See Sicily’ e quali previsioni si attendessero per la stagione 2023. Ma soprattutto chiedevo di sapere se le procedure di acquisizione dei servizi correlati allo svolgimento dell’iniziativa fossero avvenute nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale. Il rischio paventato, e oggi palesato, era di creare un danno non recuperabile alle imprese con le quali la Regione Siciliana aveva stipulato contratti per servizi di pernottamento in occasione dell’iniziativa di promozione turistica denominata ‘See Sicily’”.
Ci va giù duro il deputato regionale Pd Dario Safina che torna sulla vicenda See Sicily e attacca frontalmente il governo regionale.
“Una operazione – incalza l’onorevole trapanese – che, sin da subito, è apparsa fumosa e passibile di irregolarità ma sulla quale il Governo Schifani ha mostrato tutta la sua miopia continuando a puntarci. Or bene, adesso, a seguito alle notizie di stampa sulle presunte irregolarità e criticità sull’operazione See Sicily e di possibili ulteriori indagini da parte della Commissione Europea che paventano, addirittura, il rischio di un blocco dei pagamenti relativi al progetto, l’allarme tra gli operatori turistici è comprensibilissimo”.
“Il presidente Schifani afferma di non essere a conoscenza dei provvedimenti emessi dai dirigenti dell’assessorato regionale al turismo (con i quali sono stati revocati i contratti sottoscritti con alcuni albergatori siciliani per fornire pernottamenti gratis ai viaggiatori nell’ambito dell’iniziativa fallimentare ‘See Sicily’), e questo – conclude Safina – non fa altro che dimostrare l’assoluta inadeguatezza di un timoniere che non sa più come aggiustare la rotta del suo Governo”.