Ammontano complessivamente a 2.424 – nel solo mese di agosto – in Sicilia e nel resto del territorio nazionale – i controlli eseguiti dalla Guardia di Finanza in materia di prezzi dei carburanti al consumo. Irregolarità sono state riscontrate in 659 casi su 171 distributori sulle autostrade e 2.253 impianti attivi sulla restante rete stradale.
Le attività hanno portato alla contestazione di 1.439 violazioni, di cui 570 per mancata esposizione dei prezzi e/o difformità di quelli praticati rispetto a quelli indicati; 869 per inosservanza degli obblighi di comunicazione all’Osservaprezzi carburanti istituito presso il Ministero delle imprese e del made in Italy.
Un piano d’azione che ha impegnato i Reparti operativi delle Fiamme Gialle e che proseguirà fino al termine dell’anno in corso per verificare il rispetto degli obblighi di comunicazione dei prezzi dei carburanti secondo le procedure previste dalla normativa vigente.
Le attività ispettive sono state anche volta a verificare il corretto assolvimento degli obblighi fiscali, il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione e la qualità del prodotto venduto e ad acquisire elementi utili per accertare eventuali ipotesi di condotte lesive della libera concorrenza.
I soggetti da controllare – spiegano dalla Guardia di Finanza – sono preselezionati “attraverso mirate analisi sviluppate, a livello centrale, dalla Componente speciale del Corpo. Le posizioni in capo alle quali, all’esito di tali elaborazioni, emergono più elevati profili di rischio sono sottoposte a ulteriori approfondimenti, realizzati mettendo a sistema il patrimonio informativo costituito dalle notizie assunte nell’ambito del controllo economico del territorio, quotidianamente posto in essere per garantire la sicurezza economico-finanziaria del Paese”.