Conti del Comune di Trapani, la Regione nomina commissario provveditore

Dovrà definire i rapporti economico-organizzativi tra Trapani e Misiliscemi

Nominato dall’assessore regionale alle Autonomie Locali, Andrea Barbano Messina, il commissario provveditore, Giovanni Coco, che dovrà definire i rapporti economico-organizzativi tra il Comune di Trapani e quello di Misiliscemi.

Nel decreto si rimanda ad una nota dello scorso 30 gennaio del commissario ad acta Angelo Sajeva, nominato dalla Regione, in via sostitutiva, per redigere il bilancio di previsione 2022-2024 e il consuntivo 2021 del Comune di Trapani. Sajeva riferisce al Dipartimento Autonomie Locali di non essere in grado di definire, nell’ambito delle sue prerogative, tali strumenti finanziari. Il Dipartimento prende nota e, lo scorso 3 marzo, facendo riferimento a quanto scritto del commissario, scrive che “le criticità del Comune riguardano essenzialmente l’attività degli uffici ed il loro coordinamento che, in base alla normativa vigente, sono ascrivibili alle competenze del sindaco” e che “l’aggravamento delle criticità riscontrate – viene riportato nel decreto – è dovuto anche alla recente costituzione del Comune di Misiliscemi e alla necessità di estrapolare dal bilancio del Comune di Trapani le partite contabili e finanziarie della nuova Amministrazione, finalizzate, tra l’altro, a garantire l’istituzione ed il regolare funzionamento dei servizi”. Sarà quindi il commissario provveditore, nel termine di sei mesi, a dover mettere ordine nei conti tra i due Comuni.

La vicenda non ha mancato, nell’attuale clima elettorale, di suscitare i commenti di due dei tre candidati a sindaco di Trapani che si oppongono all’uscente – e ricandidato – Tranchida. Lo stesso primo cittadino, nel dare notizia del provvedimento regionale ha dichiarato: “Finalmente, l’Assessorato alle Autonomie Locali ha preso atto che la nascita del Comune di Misiliscemi – per effetto della scissione dalla città di Trapani in conseguenza dell’esito referendario della primavera 2018 – anche a causa di una legge regionale priva di chiare indicazioni, sta producendo notevoli difficoltà, che si stanno riverberando sull’approvazione dei documenti contabili e sulla concreta possibilità di rendere autonomo, sotto ogni profilo, il Comune di Misiliscemi. Ci auguriamo che il commissario nei 6 mesi assegnati nel decreto possa agevolare il percorso che dovrà rendere i due Comuni indipendenti l’uno dall’altro, chiarendo tutti gli aspetti economici e patrimoniali, garantendo trasparenza ed equità dei rapporti”.

Poi, in ordine temporale, è intervenuto Maurizio Miceli che parla di “Un fatto gravissimo ascrivibile alla incapacità di amministrare la città del sindaco Giacomo Tranchida, il quale continua a raccontare il falso ai cittadini”. Secondo il candidato di FdI, “la nomina di un commissario provveditore, da parte della Regione certifica l’incapacità di Giacomo Tranchida di adempiere al proprio ruolo di sindaco. Proprio due giorni addietro venivo accusato di essere autore di ‘mascariamento’ dal sindaco uscente. Il commissariamento da parte della Regione dimostra inoppugnabilmente che avevo ragione. In questa città se dici la verità ai cittadini vieni accusato di ‘mascariamento’. È questa la concezione del potere di chi non accetta la democrazia. Per fortuna esistono gli organi preposti a stabilire la verità, ossia che Tranchida e l’assessore Bongiovanni hanno amministrato pessimamente. Tranchida rappresenta il passato, nel quale la sana gestione dei Bilanci pubblici, dei soldi dei cittadini, non contava nulla. Diamo un taglio a questo passato. Ora basta, ora rimbocchiamoci le maniche e pensiamo a come risollevare questa nostra Trapani”.

Sul punto si è espresso anche il candidato Francesco Brillante: “Il sindaco uscente, Giacomo Tranchida, accoglie con favore il commissariamento per la definizione dei rapporti finanziari e patrimoniali tra il Comune di Trapani e il Comune di Misiliscemi attribuendo a questo adempimento il valore di unico motivo ostativo per la formazione del rendiconto 2021 e del bilancio 2022/24. Tranchida però non dice, in bilico tra astuzia grossolana e colpevole omissione, delle pesanti censure del Collegio dei revisori dei conti e della Corte dei conti”.

“Allora è bene ricordare a Tranchida e soprattutto ai trapanesi – prosegue Brillante – ciò che scrive la magistratura contabile sulle responsabilità di questo esecutivo: ‘Appare censurabile, in particolare, l’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio 2019 addirittura nel mese di aprile 2021, ritardo che produce conseguenze negative particolarmente rilevanti sulla corretta programmazione e gestione dell’Ente (deliberazione n. 111/2020/PRSP’. Dalla comparazione delle date appare di tutta evidenza che, ancora una volta il sindaco uscente attribuisce a ragioni esterne le carenze strutturali della sua amministrazione, quando invece, e lo conferma ancora la Corte dei Conti, le ragioni di tali ritardi sono del tutto interne all’esecutivo e al metodo Tranchida e le definisce ‘criticità organizzativa di non scarsa rilevanza’. Ci aiuta a capire ancora il testo estrapolato dalla deliberazione della Corte dei Conti: L’approvazione tardiva degli strumenti contabili – scrive la corte – produce, pertanto, conseguenze negative sul naturale, fisiologico e normativamente previsto sviluppo del ciclo di bilancio, contribuendo ad aggravare la già difficile situazione finanziaria del Comune.La Sezione, pertanto, conferma il rilievo critico, invitando l’ente a superare questa illegittima prassi, che è espressione di una criticità organizzativa di non scarsa rilevanza”.

“Tranchida lascia in eredità al suo successore – conclude Brillante – un Comune che non può approvare gli strumenti finanziari perchè, purtroppo, ci sono debiti ancora nascosti alla contabilità che potranno produrre il dissesto finanziario sulle spalle dei cittadini trapanesi con il blocco di servizi ed assunzioni. Del resto Tranchida non è nuovo a produrre dissesti se si ricorda la vicenda di Valderice quando smise il suo incarico sindacale. Siamo pronti ad avviare una verifica puntuale per sanare queste gravi irregolarità, da sindaco mi occuperò di intraprendere ogni azione necessaria, anche rigida senza mettere le mani in tasca ai Trapanesi”.

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