“Ignorare il male equivale ad esserne complici”. Inizia con una frase di Martin Luther king, la nota della Segreteria Confsal Comunicazioni di Trapani che ritorna alla carica dopo aver richiesto, lo scorso 6 luglio, senza averle ottenute azioni attese ma solo rassicurazioni sul caso dell’ufficio di Poste Italiane a Castelvetrano.
‘La situazione che temporaneamente sembrava essere destinata a un cambio di passo – si legge nella nota a firma del segretario Lorenzo Mondo – è tornata come prima se non peggio. Comportamenti che nulla hanno di etico e che si ritengono inaccettabili nei confronti non solo dei lavoratori, ma anche dei clienti e dell’azienda che si rappresenta. Atteggiamenti che senza dubbio danneggiano l’immagine di Poste Italiane”.
La questione riguarda il trasferimento di una funzionaria con incarico direttivo – da Alcamo a Castelvetrano – a carico della quale ci sarebbero già state “decine di denunce sindacali per il suo comportamento sconveniente, per gli abusi psicologici, per le vessazioni, angherie, mobbing, bossing e atteggiamento eticamente scorretto che avevano di fatto leso la dignità personale e professionale dei colleghi nonché la salute psicofisica dei lavoratori”. Da qui la richiesta del sindacato a Poste Italiane di non spostarla nella sede belicina.
“Le rassicurazioni dell’Azienda che la dipendente fosse cambiata – si legge ancora nella nota – ci avevano poco convinti e infatti i problemi sono iniziati e…a poco a poco… giornalmente sono cresciuti tanto da potere rilevare contegni che travalicano i principi della correttezza e alcune volte anche quelli della legalità. Qui i fatti. Poste italiane e Ministero dell’Interno hanno stipulato, nel lontano 2006, una convenzione per l’esecuzione delle procedure relative alle istanze per il rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno per i cittadini stranieri. Nella convenzione, all’art. 4, troviamo scritto che il fornitore ‘E’ TENUTO AD EROGARE I SERVIZI PREVISTI DALLA CONVENZIONE’ mentre nell’art. 11 INADEMPIENZE INFRAZIONI E PENALITA’ viene riportato che ‘per le inadempienze o le infrazioni alle clausole della presente convenzione cui conseguano gravi disservizi direttamente imputabili a Poste Italiane Spa, l’amministrazione ha il diritto di procedere alla risoluzione in danno, salvo in ogni caso l’applicazione delle ulteriori sanzioni previste a carico delle stesse e dei loro dipendenti per i casi di malafede e grave negligenza’. Quindi è pacifico che poste italiane è obbligata – prosegue il segretario Mondo – ad erogare il servizio di accettazione domanda di permesso di soggiorno in qualsiasi giornata lavorativa essendo, inoltre, nell’ufficio postale di Castelvetrano centro, presente lo ‘sportello amico’ (non presente nelle succursali)”.
Secondo quanto riferito dal sindacato di categoria, la funzionaria, nei giorni di riscossione delle pensioni, avrebbe invece “mandato via gli stranieri presenti in sala, non dando la possibilità agli sportellisti di potere erogare il servizio richiesto”.
Secondo l’esponente sindacale “la gestione dell’ufficio postale di Castelvetrano è un chiaro esempio di mala gestione, incoerente con i valori che l’azienda riflette e richiede allo stesso tempo dai lavoratori. Garantiremo come sempre, senza arretrare, il rispetto che meritano i lavoratori così come previsto dall’art 62 del CCNL vigente”.