L’animalista Enrico Rizzi ha reso noto di avere dato mandato ai propri legali “di informare la Procura della Repubblica sull’ipotesi del reato di truffa” nei confronti del gestore della pagina satirica trapanese Memesuddu.
La vicenda nasce a seguito della condanna al risarcimento, per circa 6.000 euro, da parte del Tribunale di Trapani che ha riconosciuto il carattere diffamatorio di alcuni post pubblicati sui social riguardanti l’influencer trapanese.
Ad oggi, però, sottolinea Rizzi, la cifra non sarebbe stata ancora versata nonostante il “successo” della raccolta fondi organizzata online proprio allo scopo di ottemperare a quanto stabilito dal giudice.
Rizzi afferma che, secondo quanto pervenuto ai suoi legali, sarebbero sorte da parte del gestore della pagina satirica “difficoltà nel pagamento”.
“In quei post – sottolinea l’animalista- sono stato diffamato e per questo mi è riconosciuto il risarcimento. Se ora vi sono presunte difficoltà nel pagamento credo che una risposta vada data anche alle persone che hanno aderito alla raccolta fondi organizzata per risarcire il sottoscritto. Come possono esserci difficoltà se sono stati raccolti quasi tutti i soldi? Mi chiedo – conclude Rizzi – che fine hanno fatto”.
La Redazione di TrapaniSi è disponibile a pubblicare, in qualsiasi momento, l’eventuale replica proveniente dal responsabile di Memesuddu.