Meno della metà. I dipendenti del Comune di Trapani sono 333 contro i 704 che dovrebbero prestare servizio nel rapporto tra abitanti e impiegati. Lo mette nero su bianco il segretario generale del Comune, Giovanni Panepinto, che ha proposto alla Giunta il potenziamento delle attività del reparto “Uffici e servizi” attraverso l’incremento dell’orario del personale Asu.
Nella delibera di Giunta adottata dal Comune emerge l’integrazione oraria per 10 ore settimanali (quindi un nuovo totale di 30 ore) oltre il normale orario di utilizzo per il periodo compreso tra il 23/01/2023 e il 31/05/2023 del personale già autorizzato in attività socialmente utili. Inizialmente avevano un impiego settimanale per 20 ore e per non più di 8 ore giornaliere, adibiti in attività di supporto alle attività istituzionali dell’Ente e in mansioni riconducibili al titolo di studio di inserimento nell’originario progetto di lavori socialmente utili.
Gli Asu all’interno del Comune sono 28 e sono distribuiti in uffici che erogano servizi fondamentali quali, SUAP, Servizio Idrico Integrato, Patrimonio, Servizi Sociali, Pubblica Istruzione, Ufficio Risorse Umane, Uffici di Staff Sindaco e Presidenza del Consiglio, Ufficio Legale, Protezione Civile, Servizio Economato, Tutela Ambientale e Verde Pubblico, Servizi Demografici, Polizia Municipale, Servizi Cimiteriali.
Il Comune di Trapani non ha approvato ancora il Bilancio di Previsione 2022/2024 e pertanto, si può operare solo in gestione provvisoria. In questo caso, ove non sia stato deliberato il bilancio di previsione entro il termine di legge, è consentita esclusivamente una gestione provvisoria, nei limiti dei corrispondenti stanziamenti di spesa dell’ultimo bilancio approvato, ove esistenti. Ma oltre al Previsionale, manca anche il Consuntivo dell’anno precedente.
Il Comune di Trapani, quindi, è in uno stallo. Da un lato la carenza di personale, il pensionamento ed i permessi ex L.104/92 determinano difficoltà nell’assolvere regolarmente a tutti gli adempimenti in carico all’Ente. Dall’altro, fino ad ora, non è stata in condizioni di assumere nuove unità lavorative nonostante siano partiti i concorsi. Infatti, con sentenza 105/2022, la Corte dei Conti ha affermato che scatta il danno erariale per il dirigente del Comune che procede all’assunzione di personale senza che sia stato approvato il Bilancio Consolidato dell’ente entro il termine stabilito dalla legge. Il cane che si morde la coda e blocca la macchina amministrativa di numerosi Enti creando difficoltà ataviche e senza soluzioni. L’auspicio, ovviamente, è che la politica intervenga con una legge nazionale o regionale che possa autorizzare l’assunzione di nuovi dipendenti anche solo per recuperare il terreno perduto nella redazione dei Bilanci comunali.