A Trapani accade anche questo: sembra che, alcuni privati abbiano deciso autonomamente e senza nessuna autorizzazione di tombare due alberi, vivi e vegeti. Due aiuole che ospitano sul marciapiede di una via del centro storico un oleandro e due palme nane sono state riempite di cemento che, per mascherare il misfatto, è stato anche decorato come un “cruciverba” in linea con le mattonelle circostanti. Di contro, altri attenti cittadini, accortisi di quanto accaduto, hanno documentato la condanna a morte di queste innocenti piante, le hanno inoltrate agli uffici comunali di competenza e sono passati all’azione. Con picconi, pale e martelli hanno rimosso il cemento che ormai si era asciugato.
Ne abbiamo parlato con l’agronomo Filippo Salerno che è stato tra i protagonisti di questo intervento civico, per ascoltare schiaccia PLAY:
Questo è il messaggio e le foto apparse sui social nel profilo dell’agronomo Filippo Salerno: “Guerrilla gardening. Il prima e il dopo. A piazza Scarlatti, di fronte Banca d’Italia a Trapani, si permettono di tombare le aiuole delle palme nane e degli oleandri. Ragazzi e ragazze di buona volontà, invece e contro il volere dei commercianti e delle attività imprenditoriali del luogo, hanno tolto totalmente il cemento che le coprivano. Un grazie all’assessore Barbara per esserci stato accanto e condiviso l’azione”.