Il Tribunale del Riesame di Palermo ha annullato l’ordinanza cautelare del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale o uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese emesso nel gennaio scorso dal gip di Trapani nei confronti di Christian Valerio.
Il manager – che resta indagato – è coinvolto nell’inchiesta su presunti episodi di corruzione a Trapani contestati anche al deputato regionale trapanese Dario Safina, ex assessore comunale ai Lavori pubblici, al direttore generale della Trapani Servizi Carlo Guarnotta e al direttore amministrativo Giuseppe Ullo. I giudici si sono riservati 45 giorni per il deposito delle motivazioni.
Secondo l’accusa, il parlamentare regionale avrebbe fatto avere a Christian Valerio, manager della società Green City Light, informazioni che avrebbero consentito alla società di aggiudicati gare pubbliche bandite dal Comune di Trapani. In cambio, l’azienda avrebbe erogato 50 mila euro per iniziative comunali: luminarie cittadine, telecamere da installare accanto a due fontane cittadine per la videosorveglianza, due dispositivi di illuminazione di un’opera d’arte.
“Regalie” che, secondo la tesi della Procura di Trapani, sarebbero stati sollecitati da Safina, per «conseguire il personale vantaggio di accrescere la propria visibilità e quindi il personale consenso presso il corpo elettorale».