AGGIORNAMENTO ORE 11
Dalle ultime notizie disponibili, la situazione è sotto controllo ma si temono ripartenze visto il forte vento. Le squadre della Protezione civile regionale – tra cui quelle di SOS Valderice – e dei Vigili del fuoco sono ancora sul posto.
Come ha reso noto stamattina il sindaco Giuseppe Fausto, l’incendio è divampato ieri intorno alle 19,40: un fronte di fuoco partito dalla zona “Madonna di Fatima” ha poi lambito l’area del Belvedere, spostandosi in zona “Craparello” da dove si è diviso raggiungendo pizzo Teleffio, nella parte alta della montagna, mentre l’altro fronte ha interessato la zona Costa Larga-Romita. La montagna che sovrasta Castellammare del Golfo è rimasta tragicamente illuminata dal fuoco per tutta la notte. È stato evacuato in via precauzionale un ristorante sul Belvedere. Carabinieri, Polizia di Stato e personale Anas hanno garantito le condizioni di sicurezza sulla viabilità, in particolare sulla SS 187, più volte chiusa e riaperta in base alle condizioni del vento.
“I più fronti di fuoco – afferma il sindaco – lasciano pensare a roghi di natura dolosa“.
Fausto è rimasto sui luoghi fino a stamattina ma, al momento, lo stato di allerta è rientrato; rimangono gli operatori a presidiare le aree che stanno per essere bonificate. «Un inferno di fuoco e ancora ferite insanabili e – dice amareggiato il sindaco – incalcolabili danni ambientali ed economici ad un territorio martoriato da una piaga gravissima che danneggia l’intera comunità. Grazie a quanti hanno messo e stanno mettendo in sicurezza le aree anche a rischio della loro incolumità».
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Non è stato ancora domato il vasto incendio divampato ieri sera su Monte Inici, nel territorio di Castellammare del Golfo. Le fiamme sono partite nella zona del Belvedere, nelle vicinanze del centro abitato, e sono subito diventate pericolose perché alimentate dal forte vento di Scirocco.
Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco – con sei squadre e due autobotti provenienti non solo dal Comando di Trapani ma anche da quello di Palermo – Protezione Civile, con diverse associazioni allertate dal Dipartimento regionale, e Corpo Forestale. Non essendo ancora la stagione, non ci sono gli operatori del Servizio Anti Incendi Boschivi regionale con mezzi e autobotti.
Le operazioni di spegnimento, andate avanti per tutta la notte, sono rese difficili proprio dalle forti raffiche di vento. Il fuoco ha divorato alberi e macchia mediterranea. Dalle prime informazioni disponibili si tratterebbe di circa 350 ettari di vegetazione distrutti.
Al momento si registrano più fronti attivi, sulla parte alta della montagna. I Vigili del fuoco sono dislocati a protezione delle abitazioni e della SS 187. È stato chiesto l’intervento aereo dei Canadair ma giunti sul posto, a causa del forte vento, non hanno potuto operare.