Caso scomparsa Denise Pipitone, prelevato il dna della ragazza russa

La giovane russa ha la stessa età che avrebbe oggi Denise e la sua somiglianza con Piera Maggio è notevole

Si riaccende la speranza per Piera Maggio, la madre di Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara del Vallo quando aveva 4 anni, dopo che una ragazza ha lanciato un appello sul primo canale della tv russa per trovare la sua vera madre.

Olesya Rostova, questo il suo nome, è una 20enne che ha raccontato di essere stata rapita e di essere stata portata nel 2005 in un campo rom dove avrebbe vissuto per anni prima di essere prelevata dalle Autorità e collocata in orfanotrofio. Del caso si è occupata, ieri sera, la trasmissione “Chi l’ha visto?” che ha mostrato l’appello della giovane russa, che ha la stessa età che avrebbe oggi Denise e la cui somiglianza con Piera Maggio, ma anche con il padre naturale Piero Pulizzi, è notevole.

“Mammina mia – dice alla tv russa in lacrime Olesya – non ti ho mai dimenticata. Vorrei conoscerti e trovarti”. Il suo appello è rimbalzato in Italia grazie alla segnalazione di un’infermiera russa che vive in Italia che, dopo aver visto il programma, ha contattato la redazione Rai. Lei ricorda la vicenda di Denise Pipitone, cerca sul web le foto di Piera Maggio le confronta con quelle di Olesya e nota la forte somiglianza.

Anche oggi le trasmissioni del pomeriggio Rai hanno ripreso il tema, intervistando il legale di Piera Maggio, l’avvocato marsalese Giacomo Frazzita. Dalle ultime notizie pare che un campione di Dna sia già stato prelevato a Olesya, a farlo sarebbe stato la stessa redazione del programma russo. Si è appreso anche che, una segnalazione che aveva portato la giovane a circa 900 chilometri da Mosca, si è rivelata infondata.

Per il legale di Piera Maggio si tratta di una pista che collima con quello che avveniva nel 2004-2005 durante l’indagine. Il riferimento è al video girato a Milano da una guardia giurata che ritraeva una bambina dell’età di Denise che viene chiamata “Danas” dalla donna rom con cui si trovava. Furono avviate ricerche nei campi nomadi di quella zona ma la bimba non fu mai trovata.

“Vogliamo rimanere con i piedi ben piantati a terra, cautamente speranzosi ma senza illuderci più di tanto anche perché le segnalazioni passate ci hanno mostrato che l’illusione non porta a nulla” ha detto Piera Maggio, madre di Denise, in un messaggio audio trasmesso ieri sera da Chi l’ha visto. Maggio non ha potuto partecipare al programma per un problema di salute, ha riferito l’avvocato Frazzitta.

“Abbiamo vissuto questi anni con grande dolore – ha detto ieri sera l’avvocato – con grande rabbia, la speranza è nel colpo di fortuna. Che qualcuno inciampi su Denise Pipitone”. Come potrebbe essere successo con l’infermiera che ha contattato Chi l’ha visto. Non resta che attendere la risposta che potrà arrivare dall’esame del Dna.

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