La comparazione del Dna della ragazza bosniaca che vive a Roma con quello di Denise Pipitone, la bambina scomparsa neanche 2004 a Mazara del Vallo, ha dato esito negativo. La giovane non è, quindi, la piccola sparita nel nulla. Gli accertamenti genetici sono stati disposti dal procuratore di Marsala Fernando Asaro e dal pm Roberto Piscitello.
Denisa Beganovic è la ragazza di etnia Rom nata in Bosnia a cui gli investigatori hanno prelevato il Dna per compararlo a quello di Denise Pipitone. La ragazza risulterebbe domiciliata alla periferia di Roma e, secondo i suoi documenti, sarebbe nata il 29 settembre 2002, data che non coincide con quella della nascita di Denise,,avvenuta nel 2000.
“Sono Denisa sono di Tuzla in Bosnia e il 10 torno lì a trovare mia madre, i miei genitori sono di là, io non sono italiana”. Prima ancora che il risultato del Dna fugasse ogni dubbio sulla sua vera identità, la giovane ha spiegato ai giornalisti che non è lei Denise Pipitone e di sapere esattamente chi sono i suoi genitori, contrariamente a quanto era stato riportato nei giorni scorsi.
“Sono bosniaca so chi sono mio padre e mia madre, ora parlano di questa storia che dovrei essere un’altra ma è solo una storia. Ora devo andare che ho l’appuntamento con una signora che mi aiuta con i bambino e mi regala un po’ di vestiti”, ha spiegato mentre usciva dal portone dello stabile alla periferia di Roma dove vive con il marito. La giovane donna, di origine rom, era stata recentemente contattata da Carabinieri per un prelievo del Dna che hanno già confermato che Denisa non è Denise.
L’inchiesta nasce dalla segnalazione dei Carabinieri della stazione romana di Talenti. I militari avevano raccolto le indicazioni dei vicini di casa di Denisa che si erano incuriositi per il nome, che richiamava quello di Denise, e per la sua somiglianza, da loro riscontrata, con la bambina. La segnalazione è stata trasmessa alla Procura di Marsala che ha chiesto ai militari di acquisire, con il consenso della giovane, il Dna.
L’accertamento, che ha dato esito negativo, è stato disposto nell’ambito di un fascicolo, cosiddetto modello 45, nel quale i pm raccolgono le decine di segnalazioni che periodicamente arrivano sulla scomparsa di Denise e sulle quali i magistrati dispongono sistematicamente indagini. Mesi fa è stata archiviato il filone dell’inchiesta che coinvolgeva l’ex moglie del padre naturale della piccola ma la Procura di Marsala non ha mai smesso di approfondire spunti e segnalazioni sul caso.
“Siamo stati informati per mezzo dei vari messaggi che ci sono pervenuti”, avevano commentato Piera Maggio e Piero Pulizzi, genitori di Denise dopo la notizia, rivelata durante la trasmissione televisiva “Quarto grado”, che i Carabinieri avevano prelevato il Dna di una ragazza bosniaca.
Ora l’ennesima delusione per i due che non hanno mai smesso di cercare Denise e di chiedere la verità sulla sua scomparsa.
La coppia ha lamentato sui social di non aver ricevuto alcuna comunicazione dalla Procura: “Abbiamo appreso la notizia dell’accertamento della ragazza bosniaca di Roma, dall’inizio a fine esito nel giro di 12 ore, solo attraverso i media. Rimaniamo delusi e amareggiati. Siamo un papà e una mamma che cercano la loro figlia da 19 anni e non smetteranno mai di cercarla fino a prova contraria. Un pò di empatia non ci guasterebbe”