Si parla con sempre più allarme di emergenza siccità e di carenza idrica e poi, in Sicilia, e in particolare nel Trapanese, una diga viene parzialmente svuotata per problemi di mancata manutenzione. Sul punto è intervenuto il parlamentare regionale – e sindaco di Partanna – Nicolò Catania.
«Non è più pensabile – afferma – che, per una mancata manutenzione delle dighe negli anni passati, si getti a mare l’acqua degli invasi, mettendo in seria difficoltà i nostri agricoltori. Ho sollecitato l’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino affinché, in sinergia con l’Assessore all’energia, scongiuri ulteriori sversamenti d’acqua delle dighe».
Catania ha partecipato ai lavori della Commissione attività produttive all’Ars, presente l’assessore regionale Sammartino, sollevando la problematica della diga “Trinità” di Castelvetrano da dove viene servita la rete idrica del Consorzio di bonifica “Trapani 1”.
Attualmente il limite autorizzato per l’accumulo d’acqua è di 62 metri sul livello del mare a fronte dei 68 previsti per l’invaso. In termini di metri cubi, la diga può attualmente contenere fino a 2,5 milioni di acqua contro i 18 milioni di capacità massima. Quella in eccesso, quindi, viene sversata e finisce in mare. Il fabbisogno del comprensorio agricolo a valle della diga è, attualmente, di 6 milioni di metri cubi.
«Per la diga Trinità sono stati inseriti in graduatoria per essere ammessi al finanziamento tre progetti per un totale di 31 milioni di euro – spiega l’onorevole Catania – interventi necessari che, una volta finanziati, consentiranno di attuare la manutenzione necessaria su questo impianto che serve un’ampia zona della provincia coltivata a uliveti e vigneti».
In provincia di Trapani sono già stati finanziati due progetti per la diga “Rubino”. Per il primo stralcio (6 milioni di euro) i lavori sono già in corso, per il secondo, invece, di 5 milioni di euro, i lavori sono stati già appaltati. I progetti sono seguiti come stazione appaltante dal Consorzio di bonifica, ora guidato dal commissario Baldassare Giarraputo.