Ha raggiunto dopo sacrifici e tante soddisfazioni la meritata pensione il luogotenente dei Carabinieri Salvatore Meo.
Originario di Marsala, 60 anni, si arruolò come carabiniere nel 1987 frequentando il corso formativo alla Scuola Allievi di Benevento. Destinato alla Legione Carabinieri di Padova giunse in prima destinazione alla Stazione di Bovolone (VR) dove rimase fino al passaggio alla categoria sottufficiali. Finito il corso a Velletri, da vicebrigadiere, fu destinato in Calabria alla Stazione Carabinieri di Taurianova dove rimase fino al 1995 in un contesto particolarmente malavitoso imparando il mestiere a 360 gradi.
Superato il concorso per marescialli, che lo portò a Pescara al Reparto Speciale dei NAS dove, negli otto anni di servizio, ha partecipata alla prima indagine antidoping sul ciclismo professionistico e all’indagine sulla cosiddette “mucca pazza” (BSE).
Nel 2003, il trasferimento alla 1^ Sezione Antimafia del Reparto Operativo dove, in sette anni, ha partecipato a diverse indagini che hanno portato all’arresto di numerosi soggetti affiliati a Cosa Nostra. Dal Nucleo Investigativo, nel 2010, è giunto presso il Nucleo Informativo occupandosi dell’aliquota antiterrorismo, partecipando nel 2020 al G7 di Taormina, per finire la carriera al Nucleo Investigativo nella Squadra Misure di Prevenzione Patrimoniali partecipando al sequestro dei beni di Calogero Jhon Luppino e Francesco Domingo.