I carabinieri del NAS di Palermo, con il supporto dei colleghi della Compagnia di Castelvetrano, hanno sottoposto a sequestro amministrativo 3.950 litri di olio di oliva risultato privo della documentazione sulla provenienza e sui trattamenti subiti dal prodotto, destinato ad essere venduto.
Il provvedimento è nato dall’attività ispettiva eseguita lo scorso 3 gennaio in uno stabilimento di produzione e commercio di olio a Santa Ninfa. Al termine del controllo è stata comminata al responsabile della struttura una sanzione amministrativa di 1.500 euro.
L’attività dei militari dell’Arma rientra tra i servizi predisposti a livello nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute a tutela dei cittadini e alla verifica della corretta gestione in materia di sicurezza e igiene delle imprese che producono di alimenti.
L’olio sequestrato non potrà essere immesso nel circuito commerciale a meno che il titolare dell’azienda non fornisca la documentazione mancante. Potrebbe, invece, dopo approfondite analisi sulle sue caratteristiche, essere giudicato idoneo al consumo e donato, come accaduto in casi analoghi in beneficenza. In caso contrario dovrà essere distrutto.