Cerimonia in memoria di Giovanni Palatucci, ultimo questore della Fiume italiana, ieri, a Calatafimi Segesta.
Il poliziotto morto il 10 febbraio 1945 nel campo di concentramento nazista di Dachau, è medaglia d’Oro al Merito Civile e riconosciuto “Giusto tra le Nazioni”.
L’iniziativa, dedicata al ricordo del valoroso dirigente di Polizia – per il quale la Santa Sede ha avviato il processo di beatificazione nominandolo “Servo di Dio” – è stata voluta dall’Amministrazione Comunale di Calatafimi Segesta e dal questore di Trapani Salvatore La Rosa che, nel solco degli eventi realizzati dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza su tutto il territorio nazionale, si è soffermato sulla figura del funzionario di Polizia evidenziandone le grandi doti umane e professionali.
L’evento, che si è svolto all’esterno dell’Istituto comprensivo “Francesco Vivona” si è articolato in tre momenti salienti: l’intitolazione dell’arteria stradale davanti alla scuola – in precedenza priva di denominazione – a Giovanni Palatucci con scopertura della targa da parte della prefetta di Trapani, Daniela Lupo e del sindaco di Calatafimi Segesta, Francesco Gruppuso e, successivamente, per mano del questore di Trapani e della dirigente scolastica olastica Caterina Agueci, la collocazione di una lapide commemorativa e la piantumazione di un ulivo – simbolo di pace e fratellanza – in una delle aiuole all’ingresso della scuola.
Alla commemorazione – a cui hanno preso parte altri rappresentanti delle Istituzioni – ha partecipato il vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli che ha benedette l’ulivo.
L’orchestra dell’Istituto scolastico “Vivona” ha eseguito l’Inno nazionale e un brano tratto dal film “La Vita è Bella”.