Il 2021 é stato un anno segnato dall’emergenza dovuta ai diversi risvolti della pandemia di Covid-19 quello vissuto dalla Polizia di Stato e, più ampiamente, dalla Questura di Trapani, come è emerso dal consueto incontro con la stampa del questore Salvatore La Rosa.
La gestione del fenomeno migratorio, sia riguardo ai flussi provenienti dalla Tunisia sia dai Paesi della fascia subsahariana che partono dalla Libia, è certamente stata un’attività alla quale i competenti uffici della Questura di Trapani hanno dedicato ingenti risorse di tempo e di personale – ha sottolineato La Rosa – stante il fatto che nel Trapanese sono presenti pressoché tutte le variegate realtà interessate al fenomeno. Dal porto di Trapani come luogo di sbarco, alla presenza del Cpr di contrada Milo, dalle navi quarantena al largo delle coste cittadine ai centri di accoglienza per richiedenti asilo, esiste tutta una filiera di attività da coordinare e da garantire.
“Un lavoro diuturno – ha detto il questore – specie dell’Ufficio Immigrazione e della Polizia Scientifica che, però, non ci ha impedito di assolvere in maniera efficace a tutti gli altri compiti a noi affidati, da quello del contrasto alla criminalità a tutte le attività di tipo amministrativo.
È dello scorso 25 dicembre, infatti, l’arrivo al porto di 114 migranti sbarcati dalla nave Ocean Viking della ong SOS Méditerranée, così come è degli stessi giorni l’arrivo a Pantelleria, con mezzi autonomi, di una settantina circa di cittadini tunisini che in queste ore, dopo essere stati trasferiti a Trapani, identificati e sottoposti a tampone, saranno imbarcati sulla nave “Adriatico” per la quarantena anti Covid.
Riguardo al Centro di permanenza per i rimpatri, dalla sua riapertura lo scorso mese di agosto, dopo i lavori di ristrutturazione e adeguamento, vi sono stati trattenute, in totale, 194 persone di cui 123 sono state riportate nei Paesi di origine.
Polizia e altre Forze dell’ordine sono state impegnate, come stabilito anche nel piano stilato dalla Prefettura di Trapani, anche nei numerosi controlli sul rispetto dell’attuale normativa anti covid. “Tutto sommato – ha commentato il questore – a Trapani e in provincia non abbiamo rilevato situazioni di particolare allarme, certo chi viola le regole esiste e viene sanzionato ma la maggioranza dei cittadini ha comportamenti adeguati”.
Sul fronte più prettamente investigativo e di polizia giudiziaria, La Rosa non si è, ovviamente, sbottonato ma si è detto certo di poter raccogliere, nel nuovo anno che sta per iniziare, i frutti dell’attività condotta in questi mesi, con impegno e senza risparmio di energie, dai suoi uomini “Sono molto contento del lavoro che abbiamo fatto – ha concluso – e mi attendo un buon raccolto”. GUARDA IL VIDEO