Il mare delle Egadi continua a restituire importanti manufatti di grande valore storico: uno degli ultimi reperti archeologici ritrovati è un antico elmo ancora integro. Tutte le ultime notizie e novità sull’indagine archeologica in corso nello straordinario sito della Battaglia delle Egadi saranno illustrate a partire da oggi – e per i prossimi quattro giorni – nel corso di una serie di incontri che si terranno all’ex Stabilimento Florio di Favignana. L’importante iniziativa è organizzata dalla Soprintendenza del Mare e dalla Società per la Documentazione dei Siti Sommersi con con la collaborazione del Comune di Favignana e dell’Area Marina Protetta delle Egadi.
Nel corso degli appuntamenti, che prenderanno il via oggi alle ore 18, saranno illustrate tutte le varie fasi del percorso che compie un reperto archeologico, dal ritrovamento sul fondo del mare fino alla sua esposizione museale. Il pubblico avrà la possibilità di vedere per la prima volta alcune operazioni di conservazione e di restauro svolte su manufatti, come monete, elmi e paragnatidi.
Domani, 23 agosto, a partire dalle ore 15.30, si terrà una conferenza con la partecipazione di esperti e ricercatori che operano nel sito della Battaglia delle Egadi. L’evento sarà il prologo per l’avvio all’interno dell’ex Stabilimento Florio di un laboratorio di conservazione e restauro “da campagna” aperto al pubblico che affianchi e integri la stagione di indagini archeologiche.
“Siamo felici di ospitare questo evento – dice il sindaco Francesco Forgione – . Sarà un’importante occasione di riflessione e di studio sulle ricchezze che il mare e la sua storia secolare hanno consegnato alle Egadi. L’obiettivo ormai sempre più chiaro – prosegue il sindaco – è quello di estendere la musealizzazione dell’ex Stabilimento Florio per offrire alla comunità e ai turisti memoria, storia, cultura e tutto ciò che ha a che fare non solo con il passato ma anche con il futuro, la difesa, la qualificazione e la tutela del nostro patrimonio ambientale e del nostro mare”.
Nel VIDEO le interviste a Justine Vernet, della Società per la Documentazione dei Siti Sommersi, e al sindaco Francesco Forgione