Nessuna spiaggia di Trapani e provincia compare nell’elenco di quelle che hanno ottenuto la Bandiera Blu per il 2024.
La Bandiera Blu quest’anno, per la 38ma edizione, sventolerà in 236 località rivierasche contro le 226 della scorsa edizione e in 81 approdi turistici (tre in meno del 2023). Nel complesso, questi 236 luoghi comprendono 485 spiagge premiate (ogni località può comprendere più tratti Bandiera Blu ma bisogna ricordare che i Comuni non possono piantare la bandiera su tutte le proprie spiagge), corrispondenti a circa l’11,5% di quelle insignite a livello mondiale dalla Fee (Foundation for Environmental Education) sulla base di 32 criteri del suo Programma.
Una spiaggia può ottenere la Bandiera Blu se è ufficialmente designata come area di balneazione a livello nazionale (o internazionale) con almeno un punto di campionamento per le analisi delle acque di balneazione. Il nome e i confini della spiaggia seguono quelli ufficiali nazionali. La spiaggia deve avere i servizi necessari e gli standard in conformità ai criteri Bandiera Blu e rispondere a tutti i requisiti indicati con la lettera I (imperativi) e possibilmente al maggior numero dei requisiti indicati con la lettera G (guida). In ogni località Bandiera Blu, deve essere individuato un referente, per trattare le questioni concernenti il Programma. La spiaggia deve essere accessibile per un’ispezione non annunciata da parte della Fee.
I 32 criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente in modo da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio per una attenta salvaguardia dell’ambiente. Nella fase di valutazione portata avanti dalla Commissione secondo un rigido schema procedurale, hanno dato il loro contributo diversi Enti Istituzionali tra cui i ministeri del Turismo, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; l’Istituto Superiore di Sanità; gli Ordini dei Chimici e dei Fisici; il Consiglio Nazionale delle Ricerche; l’Università della Tuscia e l’Università per Stranieri di Perugia e organismi privati come i sindacati balneari (Sib-Confcommercio e Fiba Confesercenti). La successiva approvazione da parte della Giuria internazionale portato al raggiungimento del risultato finale.
Per valutare la condizione delle acque la Fee considera quelle di balneazione classificate come eccellenti negli ultimi quattro anni, come stabilito dai risultati delle analisi effettuate dall’Arpa. Tra gli altri criteri di valutazione per assegnare la Bandiera Blu ci sono la presenza e funzionalità degli impianti di depurazione, la percentuale di allacci fognari, la gestione dei rifiuti, le iniziative lanciate dalle amministrazioni locali per una migliore vivibilità nel periodo estivo. Vengono considerate anche la presenza di aree pedonali e piste ciclabili, la cura del Verde, i servizi sanitari, la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio, la cura dell’arredo urbano e delle spiagge e la possibilità di accesso al mare per tutti senza limitazioni.
La regione con più Bandiere Blu è la Liguria che segna due nuovi ingressi ma perde due Bandiere, confermando quindi 34 località; la Puglia sale a 24 con 3 nuovi ingressi e un’uscita mentre seguono, a parimerito con 20 Bandiere, la Campania e la Calabria, con un riconoscimento in più ciascuna. La Sicilia raggiunge 14 Bandiere, nessuna – come detto – nella provincia di Trapani. Un’esclusione che evidenzia le criticità ancora presenti a livello di servizi e di infrastrutture disponibili, nonostante la bellezza naturale dei luoghi.
La cerimonia di premiazione delle Bandiere blu si è svolta oggi nella sede del Cnr a Roma, alla presenza dei sindaci e del ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci. Il presidente della Fondazione Fee Italia, Claudio Mazza, ha sottolineato che aumenta il numero delle bandiere, “ma a crescere è soprattutto la sensibilità e la consapevolezza dei cittadini, ai quali va il merito di questo riconoscimento. Ogni Amministrazione Bandiera Blu sa bene che una gestione virtuosa del territorio passa necessariamente anche dalla formazione e dal coinvolgimento dei singoli, delle scuole, delle associazioni, delle attività locali, di tutti gli operatori”. Infatti grande rilievo viene dato alla gestione del territorio messa in atto dalle Amministrazioni comunali che puntano alla Bandiera Blu anche per promuovere il proprio territorio a livello turistico.