Banchina Ronciglio, Pasqualino Monti: “Situazione paradossale e vergognosa”

Procedura per la Valutazione di Impatto Ambientale ancora ferma al Ministero

Inutilizzabile da 12 anni per una questione a dir poco paradossale. La nuova banchina del Ronciglio, nel porto di Trapani, non può ancora essere fruita: ieri l’imprenditore Gaspare Panfalone, vice presidente della Riccardo Sanges & c. storica agenzia marittima, terminal operator e impresa portuale operante a Trapani aveva esposto il problema.

Oggi Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, gli fa eco con una presa di posizione pesante. “Questa banchina è stata costruita 12 anni fa ma mai resa operativa – afferma –  a causa della mancata concessione della VIA [ndr. Valutazione di Impatto Ambientale] da parte del Ministero dell’Ambiente per il suo utilizzo”.

La VIA è una procedura che ha lo scopo di individuare, descrivere e valutare, in maniera preventiva alla realizzazione delle opere, gli effetti sull’Ambiente, sulla salute e il benessere umano di determinati progetti pubblici o privati, nonché di identificare le misure per prevenire, eliminare o rendere minimi gli impatti negativi prima che questi si verifichino effettivamente.

“Dopo l’annessione del porto di Trapani all’AdSP del Mare di Sicilia occidentale – aggiunge Monti – , è stata avviata l’acquisizione di tutti i parametri ambientali necessari per la redazione dello studio di impatto ambientale, oggetto di un’apposita istanza da noi presentata al Ministero della Transizione ecologica. Il Ministero ha avviato la procedura di rito, con l’acquisizione del previsto parere (non vincolante) dell’Ente Gestore della Riserva delle Saline che ha, a sua volta, risposto con un parere negativo di 70 pagine di contenuti che noi abbiamo ritenuto fumosi e non attinenti ad aspetti specifici bensì a teoriche supposizioni: come se fosse possibile continuare a non utilizzare una banchina realizzata dallo Stato, attraverso il Genio civile Opere marittime, più di 12 anni fa. Quindi, lo Stato costruisce 12 anni fa una banchina che è fisicamente li, realizzata, finita, e per la quale sono stati spesi parecchi milioni di euro. Ma la banchina non ha l’utorizzazione e non può essere utilizzata. È come se lo Stato debba auto-autorizzarsi per costruire una banchina o possa costruirla “abusivamente”. Paradossale. Noi la ereditiamo così, avviamo procedure per regolarizzarla e la Riserva scrive 70 pagine di proprie considerazioni. Ad oggi – conclude Monti – ancora nessuna risposta dal Ministero. Posso dire vergogna? Non penso ci siano altre parole per definire la questione”.

L’almanacco di oggi mercoledì 24 aprile 2024

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