“Bach Incontra Dante” e il risultato entusiasma il pubblico presente al teatro “Giuseppe Di Stefano” della Villa Margherita a Trapani che, ieri sera, ha ospitato lo spettacolo di danza contemporanea della MoNo Dance Company per la regia e coreografia di Damiano Artale e Monica Montanti.
Cinque le danzatrici protagoniste – Anita Amoroso, Giorgia Bevilacqua, Alice Colombo, Giulia Castoro e Ylenia Fontana – su musiche, appunto di J.S. Bach, con innesti di altri autori – raccontando il viaggio, universale e sempre attuale, che inizia con il passaggio attraverso la “selva oscura”, descritto dalla penna di Dante Alighieri: l’Inferno, luogo di miseria morale in cui l’umanità è decaduta, priva della grazia divina, il Purgatorio, dove le anime aspirano alla redenzione attraverso un cammino di espiazione e pentimento, il Paradiso dove, finalmente, le anime contemplano il Creatore e sono colme di grazia.
Musica, Danza e anche Parola perché ad accompagnare le danzatrici, e gli spettatori, come un novello Virgilio, c’era Giampiero Montanti che, con la sua voce, non solo ha dato corpo da dietro le quinte alle terzine immortali del Sommo Poeta ma ha lavorato alla selezione e “cucitura” dei versi tratti dalle cantiche che hanno connotato i momenti coreografici.
Diviso in due tempi, il primo con le coreografie di Damiano Artale, il secondo con quelle di Monica Montanti, lo spettacolo ha ottenuto il convinto gradimento del pubblico che ha tributato alle danzatrici diversi applausi a scena aperta.
Felicissimo, dicevamo, il connubio tra la musica di Bach che, grazie alla sua tecnica contrappuntistica, con l’intreccio di più voci indipendenti tra loro, è stata la trama ideale su cui tessere un altrettanto complesso, toccante, avvincente ordito coreografico. Una bella prova interpretativa, ma anche dal punto di vista dell’impegno fisico, per le danzatrici di cui abbiamo anche apprezzato l’ottima capacità espressiva e l’affiatamento.
Una musica, quella di Bach – già caratterizzata da un profondo contenuto spirituale e dalla capacità di trasmettere emozioni e sentimenti – che ha incontrato, nelle coreografie di Artale e Montanti, uguale abilità nel rendere contemporaneo il racconto dantesco, con le sue ombre e le sue luci, i suoi smarrimenti e le sue estasi in un continuum a tratti ipnotizzante. Il pubblico li ha seguiti, “fino a riveder le stelle”, riuscendo a gustare davvero una bella pagina di Danza.
Spettacolo che merita sicuramente di essere riproposto, magari ancora con la produzione del Luglio Musicale Trapanese nell’ambito del cui cartellone estivo la MoNo Dance Company si è esibita.
La serata, con l’intervento dell’assessora comunale alla Cultura Rosalia d’Alì, è stata dedicata, in pieno accordo con la compagnia e la direzione artistica dell’Ente, a Marisa Leo, la 39enne uccisa nel Trapanese dall’ex compagno.
L’arte, d’altro canto, non può ignorare mai – anzi spesso è uno degli strumenti migliori per interpretarla e attraversarla – la realtà che ci circonda.
(Foto di Giuseppe Di Salvo)