Il gup del Tribunale di Palermo Paolo Magro ha assolto due uomini di Paceco, dall’accusa di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravato dall’aver favorito Cosa Nostra.
Si tratta di Giuseppe Accardo, difeso dagli avvocati Natale Pietrafitta e Luigi Pipitone, e Antonino Tranchida, difeso dallo stesso Pietrafitta insieme al collega Raffaele Bonsignore.
I due uomini erano stati arrestati, assieme ad altre 30 persone, il 5 luglio 2021 nell’ambito dell’operazione antimafia “Gordio dei Carabinieri dei Ros di Palermo.
A capo dei gruppi che, secondo la ricostruzione accusatoria, si sarebbero occupati dei traffici di droga tra la Sicilia e la Calabria, ci sarebbero stati Michele Vitale, dello storico clan “Fardazza”, Michele Casarrubbia e Gioacchino Guida condannati, rispettivamente, a 6 anni e 8 mesi, 20 anni e 19 anni.
Ad Accardo e Tranchida era stato contestato anche di aver acquistato un non meglio precisato quantitativo di stupefacente da un gruppo criminale calabrese. Una circostanza dedotta dagli inquirenti da conversazioni e pedinamenti dai quali era emerso che i due si fossero recati da Paceco a Reggio Calabria per definire l’accordo.
I difensori hanno dimostrato che, in realtà, i due pacecoti avrebbero subito una truffa perché, dopo aver versato il prezzo pattuito, non avrebbero ricevuto in cambio lo stupefacente oggetto dell’accordo. Solo per questo fatto – cioè il reato di acquisto ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti – i due uomini sono stati condannati a 4 anni e 4 mesi di reclusione. Il pm Alfredo Gagliardi, aveva chiesto una condanna a 9 anni per ciascuno dei due imputati