Il nuovo anno si apre con una buona notizia per il settore delle costruzioni edili che arriva dal governo regionale: l’assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, quest’anno il primo a farlo in Italia, con decreto pubblicato oggi ha adottato il nuovo Prezzario unico regionale dei lavori pubblici per il 2024, compreso di tabella della manodopera e della tabella materiali.
Lo annuncia Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia, che aggiunge: “Il nuovo Prezzario, frutto dell’intenso lavoro svolto dall’apposita Commissione presieduta da Duilio Alongi presso il Dipartimento regionale tecnico, a cui l’Ance Sicilia ha fornito contributi di competenza, contiene 7.121 articoli e 6.200 voci elementari di materiali, ha aggiunto 400 voci nuove che seguono dell’evoluzione delle tecnologie e dei materiali innovativi e tiene conto anche del nuovo Codice dei contratti pubblici”.
Cutrone commenta soddisfatto: “Si tratta di una notizia utile per le stazioni appaltanti, che così hanno a disposizione sin da subito i riferimenti aggiornati su cui basarsi per calcolare i costi di realizzazione delle opere da mandare prossimamente in gara. Questo evita di perdere tempo con successivi adeguamenti”.
“Adesso – prosegue Cutrone – anche l’Ance Sicilia adeguerà alle voci di questo nuovo Prezzario il proprio Prezzario con tecnologia Bim, che l’associazione ha realizzato e che è a disposizione di tutti i professionisti e gli enti che debbano adottare questo nuovo metodo di progettazione digitale”.
Al Prezzario, che si rinnova ogni anno, si attengono le stazioni appaltanti per la realizzazione di opere pubbliche di loro competenza. Il documento costituito dalle voci di capitolato per opere o forniture con i relativi costi dei materiali.
“Abbiamo rispettato un impegno assunto con le imprese – dice l’assessore Aricò – con le associazioni di settore e con i professionisti che potranno affrontare il 2024 con prospettive di rilancio e di sviluppo delle attività. Infatti, a seguito di una puntuale revisione del vecchio prezziario, adottato nel 2022 e poi prorogato per il 2023, molte delle voci di spesa sono state ritoccate al ribasso avendo il mercato, in alcuni casi, superato le difficoltà di approvvigionamento assestandosi lentamente verso livelli di costo più contenuti”.
Il testo del decreto con il prezziario del 2024 e le tabelle relative ai materiali e alla manodopera è reperibile a questo link.