Ha parlato della tragedia delle guerre, prime fra tutte quelle in Ucraina e nella Striscia di Gaza, e della necessità di pace nel mondo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso rivolto agli Italiani come ogni 31 dicembre, alla vigilia dell’arrivo di un nuovo anno.
Mattarella ha anche parlato della violenza, soprattutto quella contro le donne, si è rivolto ai giovani e ha anche ricordato come la forza della Repubblica sia la sua unità.
“Sappiamo – ha esordito – di trovarci in una stagione che presenta tanti motivi di allarme. E, insieme, nuove opportunità. Avvertiamo angoscia per la violenza cui, sovente, assistiamo: tra gli Stati, nella società, nelle strade, nelle scene di vita quotidiana”.
“La guerra è frutto del rifiuto di riconoscersi tra persone e popoli come uguali. Dotati di pari dignità. Per affermare, invece, con il pretesto del proprio interesse nazionale, un principio di diseguaglianza. Il rischio concreto – ha proseguito – è di abituarsi a questo orrore”.
“Parlare di pace, oggi, non è astratto buonismo – ha affermato Mattarella – al contrario, è il più urgente e concreto esercizio di realismo, se si vuole cercare una via d’uscita a una crisi che può essere devastante per il futuro dell’umanità”.
“Vorrei rivolgermi ai più giovani – ha detto il Presidente con riferimento alla violenza sulle donne – . Cari ragazzi, ve lo dico con parole semplici: l’amore non è egoismo, possesso, dominio, malinteso orgoglio. L’amore – quello vero – è ben più che rispetto: è dono, gratuità, sensibilità”.
Lavoro, crisi ambientale, rischi dell’intelligenza artificiale, sono stati altri dei temi trattati.
“La democrazia è fatta di esercizio di libertà. Prima che un dovere, partecipare alla vita e alle scelte della comunità è un diritto di libertà. Anche un diritto al futuro. Alla costruzione del futuro. Partecipare significa farsi carico della propria comunità. Ciascuno per la sua parte”. VIDEO