Anniversario terremoto del Belice, celebrazioni in diversi comuni colpiti

Il sisma causò 352 morti, oltre 600 feriti e quasi 100mila senzatetto,

Sono trascorsi 55 anni dal terribile sisma che devastò La Valle del Belice, distruggendo interi paesi e mietendo vite umane: una ferita che, nonostante il passare del tempo, non si è ancora totalmente risanata sia dal punto di vista degli interventi di ricostruzione sia in termini di tessuti sociali colpiti.

Alle 13.28 del 14 gennaio 1968 – era una domenica – la prima scossa. Un forte boato, poi la terra trema. A Montevago, Gibellina, Salaparuta e Poggioreale si contano i primi danni. Alle 14.15 un’altra scossa più forte, viene avvertita anche a Palermo, Trapani e Sciacca. Alle 16.48 la terza scossa, con crolli a Gibellina, Menfi, Montevago, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Margherita e Santa Ninfa. Poco si sa della situazione sui mezzi di comunicazione.

Molti abitanti, nonostante il freddo, decidono di dormire all’aperto o nelle auto. Alle 2.33 di lunedì, la quarta scossa, si sente fino a Pantelleria. Tutti escono dalle case e si precipitano in strada. Quando alle 3.01 arriva la più forte, di magnitudo 6,3: sono in pochi a essere sorpresi nelle proprie abitazioni. Nonostante ciò – ricorda Silvia Mattoni sull’Almanacco della Scienza del CNR  – il triste bilancio è di 352 morti, oltre 600 feriti e quasi 100mila senzatetto, oltre ai danni materiali, circa il 90% del patrimonio edilizio e rurale.

Le celebrazioni per ricordare questo triste anniversario si svolgeranno in diversi dei comuni interessati da quella tragica calamità naturale, sia nel Trapanese sia nelle province di Agrigento e Palermo.

A Gibellina, oggi alle ore 18 al MAC, in collaborazione con “Una Marina dei libri”, Tenute Orestiadi e Fondazione Orestiadi, incontro con Gaetano Savatteri sul racconto della serie Makari ambientato a Gibellina dal titolo “la città perfetta”.
Domani, 15 gennaio,  deposizione di corone di fiori in ricordo delle vittime del terremoto nei due Cimiteri, nella vecchia e nella nuova Gibellina, rispettivamente alle ore 9 e alle 10. Alle 11 è prevista l’inaugurazione delle opere di Costas Varotsos e Gianfranco Anastasio al Baglio di Stefano-Fondazione Orestiadi.
Alle ore 17 il vescovo Angelo Giurdanella incontrerà nella sala Agorà “Leonardo Sciascia” le autorità civili e militari locali. Alle ore 18 presiederà la solenne celebrazione eucaristica nella Chiesa Madre.

A Salaparuta, domani alle ore 10.30 sarà celebrata la commemorativa alla nella chiesa SS. Trinità; alle ore 11.30 è in programma una deposizione floreale al Monumento in ricordo vittime del terremoto, all’incrocio della strada provinciale 19.

A Partanna, sempre domani, alla Matrice è in programma la visita del Vescovo, monsignor Angelo Giurdanella: alle ore 10.30 sarà celebrata la messa, a seguire, alle 11.30, la presentazione del restauro della tela di San Nicolò da Tolentino. Alle ore 12 incontro con le autorità al Municipio. “Ancora a data da destinare – dice il sindaco di Partanna, coordinatore dei sindaci della Valle del Belìce e parlamentare regionale Nicolò Catania – un incontro politico-istituzionale alla presenza delle massime Autorità, per affrontare l’annoso problema relativo al Belìce, i cui territori sono da troppo tempo in attesa di risposta”,
A Santa Ninfa lunedì 16 gennaio, riunione straordinaria del Consiglio comunale alle ore 20.30.

A Montevago, nell’Agrigentino, alle ore 16.30 nei locali della Biblioteca Comunale, si terrà la presentazione del libro dal titolo “Xirotta una memoria scomparsa e nascita di un Paese di Giacomo Giuffrida Samonà”. A seguire, alle ore 18, una fiaccolata con partenza dalla Chiesa Madre SS. Pietro e Paolo e arrivo in piazza Chiesa Madre – vecchio centro, dove sarà deposta una corona d’alloro per ricordare le vittime del terremoto. Domani alle ore 18 la messa nella in Chiesa Madre SS. Pietro e Paolo a seguire il concerto della banda musicale della Croce Rossa Italiana.

A Santa Margherita di Belìce, domani alle ore 9.15, al Cimitero Comunale, la deposizione della corona d’alloro sotto la lapide che ricorda i cittadini vittime del terremoto; alle ore 10.15, al Museo della Memoria, la deposizione della corona d’alloro per fare memoria di tutte le vittime del terremoto della Valle del Belice. Alle ore 11, nella Chiesa Madre, “Dalla Memoria al Memoriale”, la messa in suffragio delle vittime. Alle ore 18, in Consiglio Comunale, lettura delle lettere d’invito, rivolte alla presidente del Consiglio dei Ministri, ai ministri della Repubblica e alla deputazione territoriale, perché le Istituzioni assumano consapevolezza storica del peculiare debito dello Stato nei confronti di Santa Margherita di Belìce e dei ritardi che sono ancora da colmare.

A Contessa Entellina, nel Palermitano, domani alle ore 10 sarà deposta una corona d’alloro e rivolta una preghiera alle vittime presso il Cimitero comunale.

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