*Pubblielettorale*
Nota stampa della candidata a Sindaco di Trapani Anna Garuccio
La dottoressa Colli ha perso un’occasione per dimostrare di essere amica delle donne (se davvero lo è).
Con il suo vacuo intervento contro di me, dimostra l’esatto contrario. Per di più, reputo grave che sfrutti il suo ruolo all’interno dell’udi per fare campagna elettorale. Ella dimostra infatti di essere in malafede essendo consapevole che la sottoscritta, invitata telefonicamente ad un incontro soltanto pochi giorni fa, ha accettato subito, e di buon grado, e mai declinato l’invito. La sottoscritta ha semmai dovuto disdire l’incontro appena un’ora prima della riunione, come spiegato alla Colli, a causa di un problema familiare, scusandosi e chiedendo alla Colli la possibilità di rimandare l’incontro, non di annullarlo. È una caduta di stile che ella oggi strumentalizzi un problema e alterando tanto i fatti quanto l’intenzione della sottoscritta.
Gli inconvenienti possono accadere quando ad organizzare gli incontri ci si riduce all’ultimo momento. Differente sarebbe stato se la dottoressa Colli piuttosto che invitare la sottoscritta soltanto l’ultima settimana della campagna elettorale, lo avesse fatto precedentemente consentendo tanto la sottoscritta quanto alla sua associazione di organizzare l’ennesimo incontro.
E ancora meglio sarebbe stato se ciò fosse avvenuto prima della consegna dei programmi elettorali che sarebbero stati certamente arricchiti alla luce dei suggerimenti dati.
Tuttavia voglio rasserenare la signora Colli che non è l’unica a difendere le donne, se mai lo è stata. Se avesse letto il programma elettorale della sottoscritta si sarebbe anche accorta della ricchezza dei temi e della sensibilità, non certo nuova, nei confronti degli argomenti sollevati. La parità dei diritti non passa dalle vocali. Che senso ha declinare al femminile, correggere, sottolineare l’”errore”, dire “assessorA” ad esempio se poi si è nemiche delle donne?
Declinare al femminile alcune parole che, per secoli, sono state coniate al maschile, in particolar modo i nomi di professioni, è solo forma. O, per meglio dire, inutile fuffa. Che non aggiunge un solo granello ai diritti delle donne nel mondo del lavoro e in famiglia.
Adesso mi rivolgo all’UDI garantendo alle associate che uno dei primi impegni che la sottoscritta assume sin da adesso qualora i trapanesi dovessero eleggerla sindaco della città di Trapani, sarà quello di incontrarle e di collaborare con loro nella difesa dei diritti umani con particolare attenzione al ruolo femminile. Auguro pertanto all’UDI un futuro roseo anche nel ruolo della sua presidenza, certa che dal confronto nascono le idee e la collaborazione, non dallo scontro.