Amministrative 2023: Movimento 5 Stelle prova a tentare il PD ma i dem trapanesi non ci stanno

La spaccatura netta del Partito Democratico con la contrapposizione tra la segreteria provinciale di Domenico Venuti e il deputato ARS Dario Safina apre a una discussione e i pentastellati provano ad insinuarsi

C’è fermento. Il Movimento 5 Stelle prova a rilanciare il “campo progressista” ma i trapanesi del PD non sono molto d’accordo. Bisogna fare un passo indietro: ieri, durante una conferenza stampa, i pentastellati non ha lanciato nessun nome ma solo idee. L’obiettivo è quello di convincere i delusi di Tranchida (su tutti il PD stesso guidato da Venuti) e altre forze politiche civiche. Insomma, un vero e proprio campo largo progressista cittadino. Un messaggio chiaro di apertura verso Domenico Venuti ma anche la voglia di ricerca verso il PSI di Nino Oddo, Sicilia chiama Italia di Cateno De Luca e i movimenti civici guidati da Peppe Guaiana e Anna Garuccio, tutti in netta contrapposizione con la candidatura del sindaco uscente.

“Quella di Trapani, è una elezione importante – afferma Nuccio Di Paola, vicepresidente dell’ARS e massimo esponente politico in Regione del Movimento 5 Stelle – , noi ci mettiamo la faccia e il M5S vuole costruire insieme ad altre forze politiche e altri contenitori civici un percorso. Avvieremo già nei prossimi giorni dei tavoli politici e insieme andremo a costruire un programma e insieme individueremo un candidato sindaco per Trapani”.

La spaccatura netta del Partito Democratico con la contrapposizione tra la segreteria provinciale di Domenico Venuti e il deputato ARS Dario Safina apre a una discussione e i pentastellati provano ad insinuarsi.

Chiusura totale, invece, verso le forze di destra: emerge il no verso Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Una posizione centrale, progressista e riformista. Bisogna, però, capire anche le altre forze in campo. Con il PSI la discussione sembra facile, già ad Erice erano alleati. Il massimo rappresentante di De Luca a Trapani potrebbe essere il consigliere Giuseppe Lipari che potrebbe anche organizzare una lista con il simbolo dell’ex sindaco di Messina. Anna Garuccio è davanti ad una scelta: continuare con il suo progetto puramente civico o “prendersi” Forza Italia. Dopo la rivoluzione di Schifani all’interno del partito di Berlusconi, la città di Trapani è totalmente scoperta. Bisognerà capire cosa ne pensano i responsabili e gli esponenti provinciali, su tutti Toni Scilla e Stefano Pellegrino. In questo caso, ovviamente, Garuccio sarebbe a supporto di Maurizio Miceli di Fratelli d’Italia. Infine, come spesso accade negli ultimi tempi, occhi puntati su Peppe Guaiana che potrebbe inserirsi sia con una coalizione di centrodestra (Miceli), sia con un campo centrista che prevede anche il M5S.

“Il Movimento 5 Stelle – afferma Cristina Ciminnisi, recentemente eletta all’ARS – ha il ruolo fondamentale di riportare fiducia nei cittadini e nel rapporto con le istituzioni. La politica deve tornare, anche a livello cittadino, ad aprirsi all’ascolto di tutti i cittadini. Allo stesso modo bisogna imprimere un nuovo corso alla cittadinanza”.

La replica dei trapanesi del PD, però, non è fatta attendere. “Abbiamo letto le recenti dichiarazioni dell’onorevole Di Paola, portavoce regionale del Movimento 5 Stelle, trovando singolare l’apertura del M5S a un dialogo con una parte del Partito Democratico trapanese che, ci spiace per Di Paola, non esiste” replicano le consigliere comunali Patti, Passalacqua, Genco e il presidente del Circolo di Trapani Salvatore Tarantino.

“Il Partito Democratico, in questi cinque anni, è stato al fianco del sindaco, Giacomo Tranchida, ed è stato protagonista di molte scelte strategiche che – nonostante le difficoltà legate al Covid prima e al caro materie prime dopo – hanno condotto al conseguimento di oltre 150 milioni di finanziamenti, alla riapertura di molti siti storici (come la Casina delle Palme o il Campanile di San Domenico), al prossimo restauro di Palazzo Lucatelli e dell’ex Mattatoio Comunale, al programmare interventi per i quartieri (30 milioni per Cappuccinelli) da sempre abbandonati al loro destino. E ancora i progetti per il recupero delle scuole, per la forestazione urbana, per la mobilità sostenibile, per l’efficientamento energetico che a breve vedranno luce”.

E continuano “Doveroso è precisare, per onestà intellettuale, che questi temi cari agli elettori dei 5 Stelle sono stati, invece, snobbati dai consiglieri e dai dirigenti dello stesso Movimento trapanese, che adesso – scorrettamente – vorrebbero sfruttare il dibattito interno al nostro partito, per instillare divisioni e rotture. Oltretutto, sorprende l’apertura da parte di quelle consigliere e di quei dirigenti che in aula e non solo hanno sempre denigrato il Partito Democratico e le posizioni politiche assunte da questo, puntando spesso il dito contro le consigliere comunali PD di Trapani. Sono loro a essersi divisi dal campo progressista – d’ultimo alle scorse Regionali – per opportunismo politico. Non divideranno gli altri”.

Le consigliere e il presidente PD concludono “Stiano sereni: nei prossimi 5 anni il Circolo del Partito Democratico di Trapani, certi anche con il sostegno di tanti elettori del Movimento 5 Stelle, sarà al fianco di Giacomo Tranchida, sindaco del PD, e dell’alleanza civica costruita in questi anni per continuare a cambiare la nostra amata Città, con la consapevolezza che i Trapanesi sapranno distinguere tra chi parla il linguaggio della verità e chi è disposto a strumentalizzare qualsiasi cosa, pur di conquistare uno spazio di potere”.

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