Dal 3 al 7 luglio prossimo, con la partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di papa Francesco, si terrà a Trieste la 50ª Settimana sociale dei cattolici italiani, un evento atteso per l’incontro e il confronto di delegati di tutta Italia, esperti, esperienze e che vede anche i territori impegnati in “un processo che sta aiutando a riflettere sulla qualità della partecipazione alla vita socio-politica e sulla democrazia”, dicono i vescovi italiani.
A Trapani la riflessione preparatoria si unisce all’attesa delle prossime consultazioni elettorali per il rinnovo del Parlamento europeo, una occasione per ricordarci del prezioso dono della democrazia e del valore della partecipazione con un interessante incontro che si terrà
Il prossimo 29 maggio, mercoledì, alle ore 17 alla sala Laurentina di Trapani, si svolgerà un incontro dal titolo “Per un voto consapevole di cittadinanza per le elezioni europee 2024. Al Cuore della democrazia, partecipare tra storie e futuro”. Interverranno il vescovo Pietro Maria Fragnelli, Giovanni Grandi, docente universitario e componente del Comitato scientifico della Settimana Sociale di Trieste, Marta Ferrantelli, responsabile del Centro Europe Direct Trapani Sicilia, Michele De Maria, magistrato, e Francesco Torre, presidente del Consorzio Universitario della provincia di Trapani. L’incontro sarà moderato da Gino Gandolfo, direttore dell’Ufficio per la pastorale dei problemi sociali e del lavoro della Diocesi di Trapani.
Seguendo il “metodo” delle Settimane Sociali dove grande spazio sarà dato alle “buone pratiche” (circa 150 realtà – piccole e grandi, attivate da associazioni e movimenti ecclesiali, cooperative sociali, Comunità energetiche, esperienze del Progetto Policoro – che nel Paese rigenerano i territori e che potranno essere conosciute attraverso gli stand allestiti nel Villaggio delle Buone pratiche), al termine dell’incontro di mercoledì prossimo sarà dato spazio a tre esperienze generative del nostro territorio: l’impresa sociale Bee-hive; il Gruppo FAI giovani e l’associazione asp “Perla” che con don Francesco Pirrera e le suore della Carità di Namur si occupa dell’accoglienza e del reinserimento di detenuti ed ex detenuti.