Era uscito da circa un anno dal carcere di Latina, dopo aver scontato una condanna a sette anni inflittagli nel 2017 con il rito abbreviato, il 32enne nigeriano V.O. arrestato qualche giorno fa – e attualmente in custodia cautelare in carcere – con l’accusa di aver violentato e rapinato, lo scorso 12 maggio, una 18enne ad Anzio.
L’uomo, ancora presente in maniera irregolare sul territorio italiano nonostante il provvedimento di espulsione notificatagli lo scorso anno a seguito di un controllo casuale, avrebbe aggredito alle spalle la giovane che era appena scesa da un bus e l’avrebbe trascinata vicino ad un capanno abbandonato poco distante.
A portare la Polizia sulle sue tracce, oltre al Dna prelevato da alcuni reperti biologici, anche le sue caratteristiche personali: i tatuaggi, la capigliatura e la camminata inconfondibile. Il nigeriano è stato fermato alla stazione ferroviaria di Aprilia mentre stava per prendere un treno per Roma Termini. Davanti ai magistrati ha detto di non ricordare molto dell’accaduto perché era ubriaco.
Nel maggio 2016 l’uomo aveva rapinato e picchiato selvaggiamente una 57enne a Valderice. La donna, dopo aver partecipato ad un incontro nella sede di un’associazione in via Enrico Toti, stava dirigendosi alla sua auto quando era stata aggredita alle spalle. Scattato l’allarme dopo il suo mancato rientro a casa, era stata ritrovata, all’alba del giorno dopo, in stato di incoscienza e ferita in un terreno poco distante.
All’arresto del migrante si giunse attraverso il cellulare che l’uomo aveva rubato alla vittima. Circa un mese dopo l’aggressione, infatti, il dispositivo che fino ad allora era rimasto spento, tornò a funzionare nel Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo di Mineo, in provincia di Catania. L’uomo vi si era rifugiato, approfittando del gran numero di persone presenti nella struttura e cedendo il cellulare ad un altro ospite, dopo essere sparito dal Centro di aAccoglienza Straordinaria “Villa Sant’Andrea” di Valderice, distante qualche centinaio di metri dal luogo dell’aggressione.