Un nuovo provvedimento a firma del sindaco Massimo Grillo, predisposto dal dirigente della Polizia municipale Vincenzo Menfi, ordina restrizioni anticovid per un’ampia zona del centro storico di Marsala.
Fino al prossimo 6 Aprile, nelle giornate di sabato e domenica, dalle ore 18 alle ore 22, l’accesso e il movimento pedonale – in alcune vie e piazze – sono esclusivamente consentiti per raggiungere esercizi pubblici e commerciali legittimamente aperti e le abitazioni private. Ecco quali sono: largo Gen. Signorino (accanto al Museo Baglio Anselmi), via Roma, via XI Maggio, piazza della Repubblica, largo San Girolamo, via M. Rapisardi, largo Dittatura Garibaldina, via Fici, via Garibaldi, via C. Isgrò e piazza Matteotti. In queste zone è vietato anche lo stazionamento pedonale.
Altra misura restrittiva, in vigore su tutto il territorio comunale, riguarda l’attività di asporto. Questa, che è attualmente consentita dal decreto nazionale, dovrà svolgersi nel rispetto della seguenti prescrizioni: dopo le ore 18 scatta il divieto di stazionamento all’interno degli esercizi pubblici (bar, ristoranti, distributori automatici di alimenti e bevande) che cedono a qualsiasi titolo alimenti e bevande per asporto e nel raggio di 50 metri rispetto agli stessi.
“La risalita del numero dei contagiati anche nella nostra città – afferma il sindaco Massimo Grillo – ci obbliga a tenere alta l’attenzione sull’emergenza sanitaria, a tutela della salute di tutti. L’essere in zona gialla, infatti, può indurre comportamenti a rischio che vanno evitati e scoraggiati. Per questo ho ritenuto opportuno e urgente, visti anche i risultati positivi di analoghi e precedenti provvedimenti, chiedere a tutti noi un ulteriore sforzo per ridurre le occasioni di assembramento che si annidano nei principali luoghi di aggregazione sociale e giovanile”.
Le sanzioni amministrative, in caso di violazione degli obblighi imposti dal provvedimento del pgmdam, vanno da un minimo di 400 ad un massimo di 3 mila euro, ferma restando l’applicazione di quanto previsto nel Codice penale laddove ricorrano i presupposti di legge.