Dallo scorso 20 agosto il reparto di Pneumologia dell’ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani è chiuso alle visite per la presenza di un’area che accoglie i pazienti affetti da Covid. I familiari, quindi, non possono farvi ingresso – negli orari previsti – per le consuete visite ai parenti ricoverati.
Un misura che si è resa necessaria per evitare il diffondersi del contagio e rispettare le regole vigenti ma che non è stata bene accolta da chi teme di “sparire” agli occhi dei familiari, specie quelli più anziani, che potrebbero risentire dell’isolamento sul piano psicologico.
Non si è potuto fare diversamente, a quanto pare, perché la stanza normalmente dedicata all’isolamento Covid – dotata di un oblò da dove si possono vedere i malati – è già occupata e si è dovuta utilizzarne anche un’altra che ne è priva.
Abbiamo imparato a conoscere, dopo la pandemia, qual è stata la sofferenza emotiva di chi si trovava chiuso nei reparti e delle famiglie, fuori, che stentavano ad avere aggiornamenti sui familiari malati e, magari, di punto in bianco, venivano avvertite che il loro caro non ce l’aveva fatta.
Ci auguriamo che quel tempo non torni, non solo dal punto di vista del contagio, ma anche della gestione dei malati da parte del Sistema sanitario, in tutte le sue componenti.