“È inaccettabile il comportamento provocatorio di ATM SpA, messo in atto con la sigla dell’accordo sindacale azendale per la redistribuzione degli incrementi di produttività ed efficienza aziendale, soltanto con tre sigle sindacali delle quali soltanto una è firmataria del contratto nazionale di categoria”.
Lo affermano Anselmo Gandolfo della Filt Cgil Trapani, Rosanna Grimaudo della Fit Cisl Trapani, Rosario Gentile della Faisa Cisal e Mario Parrinello di Ugl che sottolineano come la firma dell’accordo sia avvenuta “eludendo il confronto con chi rappresenta la maggior parte dei lavoratori e determina discriminazione sociale fre sigle sindacali di serie A e sigle di serie B”.
“Un accordo dicono i rappresentanti sindacali – che non rispecchia le legittime richieste dei lavoratori e sul quale avevamo chiesto di avviare un confronto che non è mai avvenuto. Adiremo le vie legali per tutelare i nostri iscritti e a difesa del ruolo del sindacato”.
“Una scelta – proseguono gli esponenti sindacali – quella di ATM SpA e dell’amministrazione comunale di Trapani che avviene nel corso di una procedura di raffreddamento, con uno sciopero già proclamato per il prossimo 15 ottobre e che palesemente ignora del tutto le nostre richieste”.
“Ad aggravare la situazione c’è anche la discriminazione nei confronti di una parte dei lavoratori, dato che l’azienda ha annunciato che l’accordo vale per i lavoratori iscritti alle sigle che hanno firmato e ai non iscritti al sindacato”.
“Siamo pronti a manifestare con ogni forma prevista il nostro dissenso – concludono i sindacalisti – davanti ad un atteggiamento cieco e sordo da parte di amministrazione comunale e azienda che non fa altro che far crescere la tensione fra i lavoratori”.