Sono trentacinque i quintali di uva raccolta nella vendemmia della legalità che si è svolta nel fondo agricolo confiscato alla mafia e assegnato dal Comune di Salemi alla Fondazione “San Vito Onlus” di Mazara del Vallo.
Come oramai avviene da un decennio, durante il periodo di vendemmia viene effettuata la raccolta solidale dell’uva nel vigneto di contrada Fiumelungo a Salemi. Quest’anno tra operatori e volontari sono state 25 le persone coinvolte nella raccolta. C’erano quattro migranti della comunità “Msna Mandela”, sei ragazzi della comunità di recupero tossicodipendenti “Miriam Rinascita”, tre ragazze del Servizio Civile sportello antiviolenza “Cotulevi” e un gruppo di studenti del Parlamento internazionale della legalità degli Istituti scolastici superiori di Salemi.
Tra i vigneti anche il presidente della Fondazione “San Vito Onlus”, Vito Puccio, e l’assessora comunale a Salemi Rina Gandolfo.
«Iniziative come queste servono a rafforzare il messaggio che un bene confiscato alla mafia è un bene comune – ha detto il presidente della Fondazione – e questo patrimonio non appartiene solo al Comune di Salemi ma all’intera comunità della provincia di Trapani». «Lo stare insieme, vivere in compagnia, pensiamo sia l’elemento fondamentale per salvarci e curare le relazioni», ha detto l’assessora Gandolfo.