Condanna a quattro anni di reclusione e interdizione per cinque anni dai pubblici uffici per un direttore di banca di Campobello di Mazara: assieme ad un cassiere, è stato ritenuto responsabile di truffa nei confronti di oltre una decina di clienti. Lo ha stabilito – come riporta un articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia – una sentenza del giudice monocratico del Tribunale di Marsala che si è pronunciato nei confronti di V.B., all’epoca direttore della filiale di Banca Nuova, mentre il cassiere è prematuramente scomparso nel corso del processo.
L’attività investigativa era stata avviata dai Carabinieri nel 2015 a seguito della denuncia presentata da due clienti della banca che, a sua volta, dopo un’indagine interna, aveva sospeso i due dipendenti.
Con artifici e raggiri – scriveva nel 2019 il gip nel fissare l’udienza preliminare – i due erano riusciti ad impadronirsi di denaro presente su diversi conti correnti. Nel caso di una donna anziana analfabeta, l’ammanco era stato di 23.500 euro, mentre un altro correntista era stati “alleggerito” di 10.000 euro. Ad un anziano sacerdote di Campobello di Mazara era stato quasi azzerato un conto di 54.000 euro in buona parte già risarcito dall’Istituto bancario.
I truffati otterranno un parziale ristoro dalla banca mentre per le rimanenti somme saranno necessari i processi civili.
Il difensore di V.B. si è riservato di decidere se presentare appello dopo che saranno rese note le motivazioni della sentenza di condanna.