Un medico, il 67enne F.S. di Mazara del Vallo, in servizio negli uffici dell’USMAF-SASN di Trapani è stato arrestato in flagrante dai finanzieri del Comando Provinciale di Trapani, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, con l’accusa di corruzione.
Il professionista, infatti, aveva appena ricevuto del denaro da un marittimo – che è stato denunciato a piede libero come corruttore – per consentirgli, senza eseguire alcuna visita, il prolungamento dello stato di malattia chiestogli. I militari al Nucleo PEF della Guardia di Finanza, dopo aver verificato l’ennesima percezione illecita di denaro da parte del sanitario, sono intervenuti procedendo all’arresto in flagranza.
I Servizi territoriali per l’Assistenza Sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile (SASN), garantiscono assistenza sanitaria, in Italia e all’estero, a questi soggetti e, inoltre, forniscono prestazioni medico-legali, tra cui le visite mediche preventive d’imbarco e le visite periodiche (con cadenza biennale) per l’accertamento dell’idoneità alla navigazione.
L’intervento eseguito giunge alla conclusione dell’operazione denominata “Aiutiamoci” poichè il medico, al momento dell’accordo corruttivo, pronunciava questo “invito” al paziente per fargli capire di voler ricevere illecitamente del denaro. Nel corso delle indagini sono stati eseguiti servizi di osservazione e pedinamento, è stata esaminata varia documentazione e sono state sentite persone informate sui fatti. Effettuate anche intercettazioni telefoniche e riprese audio e video. È stato così possibile acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti del medico su una prassi illecita che – secondo gli inquirenti – lo vedeva ricevere con sistematicità denaro da marittimi che dovevano sottoporsi a visita o avevano necessità di certificazioni varie, consentendogli così di superare le visite, in realtà mai effettuate, e di ottenere prolungamenti di stato di temporanea inabilità e/o il rilascio delle certificazioni di cui avevano necessità.
La perquisizione eseguita dai finanzieri nell’immediatezza dell’arresto ha consentito di individuare e sequestrare materiale che confermerebbe come il medico tenesse una accurata traccia dei marittimi che gli corrispondevano somme (almeno 50 euro per visita o prestazione richiesta).
Il sanitario, in occasione dell’udienza di convalida dinanzi al gip del Tribunale di Trapani, ha ammesso le sue responsabilità, manifestando anche la volontà di risarcire la Pubblica Amministrazione. Il giudice, nel convalidare l’arresto dei finanzieri, ha disposto nei confronti di F.S. la misura cautelare degli arresti domiciliari.