Due pozzi privati, risultati privi di autorizzazione sanitaria e che per anni hanno rifornito di acqua non potabile abitazioni, ristoranti, bar e alberghi di Trapani, sono stati chiusi a seguito degli accertamenti effettuati dall’Asp. Lo riporta un articolo apparso oggi su La Repubblica.
Dalla relazione dell’Azienda Sanitaria Provinciale, emerge che l’acqua dei pozzi, uno in via Salemi e uno in via Tenente Alberti, non è mai stata sottoposta a controlli sulla qualità da parte di un organo pubblico e non è utilizzabile per il consumo umano, non solo quello alimentare ma anche quello igienico-sanitario.
L’ispezione è stata effettuata a seguito di un’ordinanza firmata dal sindaco Giacomo Tranchida che ha dato il via al procedimento di requisizione di alcuni pozzi – a fronte dell’emergenza idrica – previo controllo della potabilità delle acque da parte di Asp e Genio civile.
I due pozzi in questione risultano censiti e autorizzati dal Genio civile – spiega Franco Di Gregorio direttore del dipartimento della Prevenzione dell’Asp – ma queste acque non possono essere destinate ad abitazioni private, attività commerciali, alberghi, ristoranti o bar. Anche se l’acqua dal punto di vista dei parametri microbiologici e chimici è conforme – prosegue – se non vengono rispettati i vincoli stabiliti dalla normativa ci può sempre essere il rischio di contaminazione.
I pozzi devono essere costruiti nel raggio di 200 metri fuori dal tessuto urbano, intorno non devono esserci reti fognaria, coltivazioni e abitazioni perché l’acqua, anche se pura, potrebbe contaminarsi.