Il giudice del Tribunale di Marsala ha accolto la richiesta di “messa alla prova” avanzata, tramite il suo difensore, da Giorgio Randazzo, 34 anni, consigliere comunale di Mazara del Vallo. L’uomo è accusato di ricettazione nell’ambito del procedimento penale che ha visto indagato, per accesso abusivo a sistema informatico, il maresciallo dei Carabinieri Luigi Pirollo. Il militare avrebbero sottratto abusivamente dal server dell’Arma file segreti relativi alle indagini svolte per la cattura di Matteo Messina Denaro.
Il prossimo mese di novembre si terrà un’altra udienza nella quale il giudice si pronuncerà sulle modalità con cui Randazzo dovrà svolgere i lavori di pubblica utilità previsti dall’istituto della “messa alla prova”. Al termine, se la relazione dell’Ufficio per l’Esecuzione Penale Esterna è positiva per l’indagato, il giudice dichiara il reato estinto.
Anche il maresciallo Pirollo, che è attualmente sospeso dal servizio a stipendio ridotto, ha chiesto, tramite il suo legale, la “messa alla prova” e l’udienza si terrà nel luglio 2025.
Secondo i pm, Randazzo, tramite Fabrizio Corona, avrebbe provato a vendere i file
avuti da Pirollo alla redazione di “MOW”, giornale milanese diretto da Moreno Pisto.
Dopo aver preso visione i documenti che erano in una chiavetta i due li avrebbero copiati illecitamente sui loro pc ma, successivamente, decisero di denunciare l’accaduto all’autorità giudiziaria.