La Giunta municipale di Mazara del Vallo, presieduta dal sindaco Salvatore Quinci e su proposta dell’assessore comunale ai Lavori Pubblici Vito Torrente, ha approvato in linea amministrativa il progetto tecnico esecutivo per la riqualificazione urbanistica del waterfront lungo la riva est del fiume Mazaro.
L’intervento, già inserito nel piano delle opere pubbliche, prevede un investimento complessivo di circa 3 milioni 670 mila euro, con un importo dei lavori fissato a 2.512.604,57 euro (di cui 2.443.332,54 l’importo dei lavori a base d’asta e 69.272,03 euro per oneri riguardanti le misure di sicurezza fisica dei lavoratori ed 543.984,68 euro per costo netto della manodopera non soggetto a ribasso d’asta).
Per la realizzazione dell’opera è stato richiesto un finanziamento nell’ambito della FUA (Area Urbana Funzionale) della Sicilia Occidentale, comune capofila Trapani, e la partecipazione del Comune di Mazara del Vallo attraverso con la sottoscrizione della convenzione per l’attuazione territoriale della politica unitaria di coesione 2021/2027 della Regione Siciliana.
Il gruppo comunale di progettazione ha avviato l’iter tecnico, mentre la progettazione esecutiva è stata affidata alla società internazionale di architettura ed ingegneria One Works di Milano.
La relazione tecnica allegata al progetto esecutivo approvato dalla Giunta sottolinea che l’intervento nel porto ha un obiettivo strategico ben più ampio di una semplice rigenerazione urbana: si propone di avviare un processo di trasformazione economica e sociale. Dopo un’accurata fase di analisi della domanda di servizi portuali, del censimento di natanti e attività economiche, nonché dello stato del turismo, della pesca e del commercio, emerge che il rilancio del porto è visto come un “innesco” per attivare una rigenerazione complessiva.
L’obiettivo è restituire al porto il suo ruolo centrale, sia a livello regionale che nel Mediterraneo, con il fiume al centro di questo cambiamento. In questa ottica vanno visti: il recupero dell’ex mercato ittico di piazza dello Scalo per adeguarlo alle nuove esigenze degli operatori, che siano pescatori o rigattieri, trasformandolo in uno spazio multifunzionale che sostenga la marineria locale con funzioni oggi non previste come: la vendita di prodotti gastronomici a base di pesce, uffici di spedizione o addirittura in orari diversi anche la ristorazione; la riqualificazione del molo Ducezio e del molo Caito per avvicinare la città al suo porto, razionalizzando le superfici destinate al traffico veicolare a vantaggio dei pedoni e dei nuovi servizi nautici.
Il nuovo lungo fiume sarà collegato in sicurezza con il lungomare Mazzini, estendendosi fino alla via Petrarca su un percorso di 4,5 km senza discontinuità.
Ulteriori dettagli del progetto saranno resi noti dopo il via libera al finanziamento.