Ne parliamo nella quarta edizione di oggi del TrapaniSìGierre, per ascoltare schiaccia PLAY:
Il padre della giovane rapinata e ferita con colpi di coltello a Marsala, ha inviato un appello all’Amministrazione comunale e alle Istituzioni. L’uomo sottolinea che l’aggressione che ha riguardato la ragazza “rappresenta solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che stanno
trasformando Marsala in un teatro di microminalità diffusa e incontrollata. Mia figlia – sottolinea – da giorni sta male, è chiusa nella sua cameretta e vive con la paura di uscire di casa, temendo di poter essere di nuovo vittima di violenze casuali o di subire vendette e ritorsioni per aver denunciato i suoi aggressori. Da padre, sinceramente, temo per l’incolumità di mia figlia e faccio appello a voi tutti affinché possiate adottare le misure più opportune.
“La vicenda – prosegue – pone in evidenza un problema che ormai si sta facendo sempre più allarmante nella nostra città: la crescente ondata di microcriminalità, spesso perpetrata da gruppi di giovani stranieri, che sta minando la sicurezza e la serenità dei cittadini. Quello che è accaduto è gravissimo, ma ancora più grave è il fatto che episodi simili stanno diventando sempre più frequenti e sotto gli occhi di tutti. Le piazze e le strade di Marsala sono ormai ostaggio di bande di microcriminali che agiscono con arroganza e impunità. I
cittadini vivono con il timore di essere aggrediti, le famiglie non possono più sentirsi sicure e i giovani, come mia figlia, pagano il prezzo più alto, finendo nelle mani di delinquenti senza scrupoli.
Non possiamo più accettare di essere prigionieri di una città che sembra aver perso il controllo del proprio territorio. Non possiamo più aspettare che arrivi la prossima vittima, che sia un nostro figlio, un nostro parente o un nostro amico. È inaccettabile che Marsala sia diventata un luogo dove il degrado e la criminalità trovano terreno fertile, dove bande di giovani stranieri, spesso irregolari, agiscono con totale disprezzo per la legge e per l’ordine pubblico, bivaccando, consumando alcol e droghe e aggredendo chiunque osi opporsi.
Chiedo un Vostro immediato e forte intervento presso il Prefetto, il Ministro degli Interni e il Ministro della Difesa, affinché si adottino misure drastiche e urgenti per ristabilire la sicurezza e l’ordine nella nostra città.
Non basta più parlare di prevenzione, occorrono fatti concreti. Qui c’è un’emergenza vera e propria, e serve un’azione decisa per fermare questa deriva. Serve una maggiore presenza delle forze dell’ordine, controlli serrati, presidio delle piazze e dei luoghi più a rischio, espulsioni per chi delinque e pene esemplari.
Non possiamo permettere che questa spirale di violenza continui a minacciare la vita dei nostri concittadini. Non vi sto chiedendo solo un atto amministrativo, vi sto chiedendo un atto di responsabilità morale e politica nei confronti della comunità che rappresentate. La sicurezza – conclude – è un diritto inalienabile di tutti, e come padre, come cittadino, e come membro di questa comunità, esigo che vengano presi provvedimenti immediati prima che si verifichi una tragedia irreparabile”.
Sulla vicenda si registra anche la presa di posizione di tre consiglieri comunali di Marsala – Rosanna Genna, Elia Martinico ed Eleonora Milazzo – che, con una nota inviata al sindaco Massimo Grillo, hanno chiesto che l’Amministrazione comunale si costituisca parte civile nel procedimento contro i responsabili della violenta rapina.