Il Tribunale di Trapani ha assolto “perché il fatto non sussiste” Francesco Candela dall’accusa di tentata truffa aggravata, per presunte irregolarità commesse durante il concorso per la stabilizzazione degli agenti della Polizia Municipale di Erice.
Candela era stato coinvolto in un’indagine insieme ad una collega dopo che, il 26 novembre 2017, gli agenti della Digos si presentarono a Palazzo Sales dove si stava svolgendo la prova del concorso. Entrambi furono trovati in possesso di appunti che furono sequestrati e usati come prove per le accuse di tentato abuso d’ufficio e rivelazione di segreti d’ufficio.
Il Comune di Erice, costituitosi parte civile, aveva sostenuto le accuse contro i due vigili urbani. Durante il processo, il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a otto mesi di reclusione e una multa di 400 euro per Candela. Nel corso del dibattimento, la sua difesa ha dimostrato che i manoscritti trovati non erano in suo possesso ma in una borsa appoggiata su una sedia. Gli appunti contenevano domande e risposte pubblicate sul sito del Comune di Erice qualche giorno prima dell’esame. È stato dimostrato che Candela non aveva l’intenzione di copiare ma semplicemente di ripassare il materiale prima della prova.