I poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Marsala sono intervenuti per numerosi episodi di maltrattamenti commessi ai danni di alcune donne e per i quali è scattato il “Codice Rosso”, la procedura d’urgenza per combattere i crimini legati alla violenza di genere e a quella familiare.
Il 53enne M.S. è stato sottoposto al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie che ha denunciato di essere stata vittima di continue persecuzioni che l’hanno costretta a cambiare radicalmente le sue abitudini di vita. L’uomo, dapprima sottoposto alla misura di prevenzione dell’ammonimento del questore di Trapani – con il quale veniva avvisato di astenersi da ulteriori comportamenti oppressivi e molesti – ha continuate nella sua condotta caratterizzata da gravi minacce e persecuzioni motivo per cui, oltre alla misura cautelare, gli è stato applicato il braccialetto elettronico.
Denunciato a piede libero, invece, il 36enne C.G. per minacce alla convivente la quale, in occasione dell’ennesima lite avvenuta tra le mura domestiche, ha chiesto l’intervento della Polizia.
Arrestato in flagrante il 32enne G.F. per maltrattamenti ai danni della moglie alla presenza dei figli minorenni. La donna, stremata dalla condotta oramai abituale assunta dall’uomo negli ultimi tempi, fatta di continui episodi di violenza fisica e psicologica, ha deciso di sporgere querela nei confronti del marito. Mentre si trovava in Commissariato, ha ricevuto una chiamata del marito che, ancora una volta, la minacciava pesantemente, stavolta però – ascoltato in viva voce – alla presenza dei poliziotti. L’uomo è stato raggiungo nell’abitazione e arrestato. Il gip del Tribunale di Marsala, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha convalidato l’arresto disponendo la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con applicazione del braccialetto elettronico.
Divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico anche nei confronti del 46enne T.A. per maltrattamenti alla moglie. Questa, infatti, dopo aver manifestato la volontà di porre fine alla relazione coniugale, era stata sottoposta, quasi giornalmente, ad aggressioni fisiche, con lesioni, anche alla presenza dei figli minorenni. La donna si è rivolta alla Polizia a seguito dell’ennesimo episodio in occasione del quale è stata minacciata di morte e aggredita con calci e pugni. Lei e i figli sono stati trasferiti in una comunità protetta.
Il 34enne M.E., infine, è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia commessi ai danni della convivente, sottoposta a continue vessazioni, soprattutto di natura psicologica.