Credetemi, questo articolo non avevo nessuna voglia di scriverlo ma, per onestà intellettuale, sono costretto a farlo.
Giovedì pomeriggio 8 agosto 2024, tra le tante segnalazioni che ci arrivano ogni giorno in redazione da parte di cittadini insoddisfatti e che, puntualmente cerchiamo di girare per conoscenza a chi di competenza, ne ricevo una molto garbata e singolare. Il messaggio era di due sole parole “COME MAI?” accompagnato da una fotografia scattata da un trapanese che si era recato all’ufficio del Comune preposto al rilascio delle carte d’identità al piano terra a fianco al Municipio. L’ufficio era chiuso nonostante l’avviso fotografato dall’utente, affisso sulla porta serrata, informasse gli utenti che l’apertura pomeridiana fosse garantita solo il lunedì ed il giovedì dalle 15.00 alle 17.00.
E giovedì 8 agosto, era il primo giovedì del mese. Ed anche lo scorso 5 agosto era il primo lunedì di questo mese e si presume che, anche lunedì scorso l’ufficio sia rimasto chiuso con l’identico avviso esposto.
Ho tempestivamente risposto al cittadino che, avrebbe fatto meglio a mettersi il cuore in pace e rimandare tutto all’indomani mattina perchè l’ufficio sarebbe rimasto chiuso. L’ho pure invitato a spiegare il tutto anche alle altre quattro persone che, dalle tre del pomeriggio, erano come lui, sotto il sole, in fila in attesa che l’ufficio aprisse. Il cittadino, mi ha confessato di ritenersi fortunato poiché, non essendoci in zona nessun’altra persona a cui chiedere informazioni, aveva pensato di rivolgersi alla nostra redazione e con la risposta ricevuta aveva evitato almeno l’insolazione.
Questa che vi ho raccontato è tra le tante cose che ci capitano in redazione ogni giorno e siccome sono sempre stato convinto che, il compito del “bravo giornalista” non è quello di fare lo scoop a tutti i costi, bensì semplicemente, informare la gente e spesso, diventando anche un insostituibile anello di congiunzione tra i cittadini e la pubblica amministrazione.
Cosa che TrapaniSì.it aveva fatto anche nei giorni scorsi dopo che, mercoledì 31 luglio la nostra redazione aveva ricevuto dal sindaco di Trapani questa e.mail:
In questa e.mail la notizia è sintetizzata nell’oggetto, mentre per apprendere tutti i dettagli il sindaco di Trapani invita il “bravo giornalista” a cliccare sul link: https://comune.trapani.it/news/sospensione-rientri-pomeridiani-mese-di-agosto-avviso-allutenza/. (Anche se non siete giornalisti, provate a farlo pure voi e vi renderete conto di come vengono effettuate le comunicazioni di servizio al Comune di Trapani tra sindaco, dirigenti ed impiegati. Spesso sono anche comunicazioni che “potrebbero” interessare i cittadini ma, proprio per informare la cittadinanza, ogni Comune, per legge, dovrebbe munirsi di un adeguato ufficio stampa).
Aprendo il link indicato nella e.mail del sindaco però, il lavoro del “bravo giornalista” si complica un po’ perchè, e questo in fondo è anche il suo compito, deve letteralmente “tradurre” il “burocratese”, unica lingua conosciuta dagli uffici pubblici, in lingua italiana facilmente comprensibile ai lettori.
Cosa che, il 31 luglio abbiamo puntualmente fatto per darne notizia ai nostri utenti in questo articolo:
Trapani, uffici comunali chiusi il pomeriggio ad agosto .
Ma evidentemente, non è bastato. Sia lunedì che giovedì scorsi alcuni malcapitati trapanesi, sono incappati in questa autentica beffa che un banalissimo ulteriore avviso esposto sulla porta d’ingresso dell’ufficio comunale dal 1 agosto 2024, avrebbe potuto evitare.
Ma, in fondo, questi cittadini trapanesi, da questa amministrazione comunale, cosa pretendono?
Insomma, questa che vi ho appena raccontato è la “non notizia” che non avrei mai voluto pubblicare, poiché, per come si era evoluta la vicenda, per me e per i cittadini ignari che giovedì ero riuscito ad informare, il caso era chiuso.
Ma poi, succede qualcosa di davvero sgradevole per me, che mi ritengo una persona che, quando può, cerca sempre di dare una mano.
Infatti, con spirito di collaborazione, come ho sempre fatto, cosciente che i nostri amministratori hanno talmente tante cose da amministrare che, magari qualcuna gli può anche sfuggire, inoltro tempestivamente la fotografia dell’avviso al pubblico ricevuta dal cittadino trapanese deluso, al primo cittadino di Trapani con i messaggi che allego in screenshot:
Questa volta il sindaco di Trapani, mi risponde tempestivamente con un vocale che mi lascia alquanto perplesso. Ve lo faccio ascoltare integralmente, schiaccia PLAY :
Sì, avete capito bene, il sindaco Giacomo Tranchida, usa la mia segnalazione per mettere alle corde il suo assessore e la dirigente dell’ufficio quasi minacciandoli di provvedere a mettere le cose a posto, perchè sono pagati per farlo. Fin qui, forse, nulla di anormale. Probabilmente, non lo so e non mi interessa saperlo, sono questi i toni cordiali che il sindaco usa con i suoi subalterni per farsi valere.
Nicola Conforti però, non è né un assessore, né un funzionario o dipendente del Comune. Capire da questo vocale e dal tono minaccioso del sindaco che, il mio lavoro di “bravo giornalista” venga da lui utilizzato da spauracchio nei confronti di terzi, mi ha dato particolarmente fastidio. Anche perchè, avvisare il sindaco di una disfunzione, come lui chiede a tutti i cittadini, è cosa che ho sempre fatto. Adesso invece, il sindaco è più che mai convinto e lo va dicendo anche ai suoi amministrati, che io, in quanto “bravo giornalista” non vedo l’ora di fargli “pelo e contropelo” (scusate la volgarità! cit. G.Tranchida).
Il sindaco, in questo vocale mandato all’assessore ed alla funzionaria del comune, asserisce anche che io, in qualità di “bravo giornalista” abbia profferito nei confronti del primo cittadino di Trapani, non so quali nè quante “maleparole” ed intima alla funzionaria di rispondere al giornalista fornendole (a mia insaputa) anche il mio numero di telefono.
Dalla funzionaria del Comune, sia chiaro, non ho ricevuto nessuna telefonata. Ho invece ricevuto a distanza di meno di un minuto dal primo, un secondo vocale del sindaco, ancor più raccapricciante del precedente. Questa volta rivolto a me, per ascoltare schiaccia PLAY:
Adesso il sindaco non mi considera più né barbiere da “pelo e contropelo” (scusate la volgarità! cit. G.Tranchida) né spauracchio minaccioso, e si rivolge al giornalista Conforti quale suo interlocutore “anche telefonico” con “spalle larghe e vaccinate” a cui piace fare “il tiro al piccione”. Il sindaco poi, esprime i suoi convincimenti sul mio “attentissimo” lavoro e quello della mia testata e parla della separazione dei poteri nella pubblica amministrazione “alias Bassanini”. Insomma, mi vuole far capire che io ho sbagliato a mandare a lui quella foto e quei messaggi che avete visto e letto sopra.
Forse avrei dovuto mandarli all’assessore o alla funzionaria che lui ha “cazziato” nel primo vocale?
Ok, ero rimasto all’emergenza Covid, quando il sindaco usava la mia testata e le mie radio per lanciare messaggi alla cittadinanza e quando il sindaco chiedeva ai cittadini di mandare a lui tutte le segnalazioni. Adesso col nuovo mandato, probabilmente le cose sono cambiate, dovrò adeguarmi e lo farò.
La chiosa del messaggio di Tranchida però, è davvero preoccupante.
Il sindaco parla di “inchieste”, di responsabilità “politiche”, di responsabilità “personali” e “dirigenziali” e conclude con queste testuali parole: “Siccome capisco che c’è un andazzo, c’è una sponda che alcuna stampa, una parte di stampa, deve garantire a terzi… non è un problema mio! Omaggi Conforti”.
Insomma, solo per essermi permesso giovedì scorso, da “bravo giornalista”, di risolvere al posto dell’amministrazione comunale, il problema di cinque ignari cittadini gabbati da un avviso incompleto, per di essermi permesso di mandare al sindaco una garbata segnalazione di una disfunzione… per questo sindaco di Trapani il “carissimo giornalista Nicola Conforti” si è trasformato in un castigatore di assessori e funzionari, in un minaccioso “peloecontropelista” di sindaci, in un sobillatore che se ne frega dei vari gradi di responsabilità altrui, e cosa ancor più incomprensibile sarebbe entrato a far parte di quella “sponda che alcuna stampa deve garantire a terzi”.
Signori, siamo alla frutta!
Sarà forse questo il motivo per cui il Comune di Trapani, con Tranchida alla sua seconda sindacatura, ancora non si è munito di un Ufficio Stampa? Forse per questo motivo la (ipotizzo) “non gradita” collega regolarmente nominata a condurre questo ufficio, dopo due anni, ancora non sia entrata in servizio? Forse Tranchida non ha ancora trovato il suo “bravo giornalista” che non gli rompa le scatole, da mettersi a fianco?
Non lo so e “non è un problema mio!” (cit G.Tranchida). So solo che, non c’è bisogno di essere un “bravo giornalista” per rendersi conto delle tante, troppe cose che ormai da anni non funzionano più in questa città. Dalla sporcizia ai topi, dalle erbacce alle buche… forse un incompleto avviso agli utenti come quello di giovedì scorso, è il problema più insignificante, ma almeno adesso, anche grazie ad un “bravo giornalista”, per Trapani ed il suo sindaco, è un problema in meno.
Infatti venerdì su quella porta chiusa tutti i pomeriggi di agosto, è apparso un nuovo avviso:
Cari trapanesi, buona Trapani a tutti.