Sulla vicenda del volo Trapani-Bergamo di domenica scorsa partito lunedì mattina a causa di un guasto che ha costretto i 191 passeggeri a trascorrere la notte in aeroporto, è intervenuto anche il direttore dell’aeroporto Michele Bufo che ripercorre e spiega tutti i passaggi: “La vicenda che abbiamo vissuto è definita come un ritardo alla partenza del volo, causato da una avaria tecnica all’aeromobile; appena la si riscontra l’aereo viene dichiarato, secondo la nomenclatura tecnica internazionale: AOG (Aircraft On Ground). Ovviamente, nell’ottica di garantire sempre ed innanzitutto la sicurezza, il comandante dell’aereo, in coordinamento continuo con il Centro operativo della compagnia aerea, non dispone la partenza sino a quando l’avaria non viene valutata e risolta da personale tecnico certificato, incaricato dalla compagnia aerea. Il personale potrebbe non essere presente sull’aeroporto in cui l’aereo si trova, come è stato nel nostro caso, e quindi bisogna attenderne l’arrivo.
La Ryanair, colosso dell’aviazione commerciale a livello mondiale, dispone di reparti manutentivi specializzati in tutti gli aeroporti in cui ha una base operativa ed anche di una flotta di jet pronta con tutto il necessario (personale, strumenti e parti di ricambio) per partire e raggiungere i propri aerei in AOG dovunque si trovino. Nel caso di Trapani la base più vicina è all’aeroporto di Palermo e quindi, normalmente, i manutentori intervengono in breve tempo per valutare l’avaria e quanto necessario per il ripristino.
Nel frattempo la compagnia aerea, con la collaborazione della società di assistenza a terra e della società di gestione dell’aeroporto, si occupa di fornire la massima assistenza ai passeggeri, secondo quanto previsto dal Regolamento Europeo n.261/2004, fornendo notizie ed aggiornamenti sullo stato del volo e sull’orario orario previsto di partenza, consentendo lo sbarco dei passeggeri se già imbarcati a bordo dell’aeromobile, per tornare nell’aerostazione, consegnare ai passeggeri dei vaucher gratuiti per consumare un light lunch presso i punti di ristoro convenzionati presenti in aeroporto e, per i ritardi prolungati, disporre il trasferimento e l’accoglienza in hotel.
E’ quindi la compagnia aerea – sottolinea Bufo – che, in funzione di come evolve la risoluzione dell’avaria, decide il da farsi e lo comunica all’handler e alla società di gestione dell’aeroporto.
Nella circostanza di domenica scorsa l’Operation Centre di Ryanair è stato in costante contatto, da Dublino, con il nostro Centro Operativo Aeroportuale, si è adoperato per risolvere il più velocemente possibile l’avaria; il volo, programmato per le 23.15, è stato quindi ritardato una prima vola e poi una seconda volta. All’incirca alle 2, verificato l’ulteriore protrarsi delle operazioni di ripristino, la compagnia ha fissato un nuovo orario previsto di partenza per le 7 ed ha autorizzato il trasferimento dei 191 passeggeri in hotel. Operazione quest’ultima che, data l’ora tarda si è resa estremamente difficile, sia perché non c’era disponibilità di adeguato numero di stanze nelle strutture alberghiere sia perché era una soluzione non gradita ai passeggeri che, hanno preferito trascorrere quelle poche ore direttamente in aeroporto, che è notoriamente curato ed accogliente e dispone di 196 sedute.
Airgest, come sempre è avvenuto (come per gli oltre 170 passeggeri del volo da Amsterdam che nel 2020 rimasero in aeroporto due giorni prima di essere riportati indietro a causa della presenza di 6 passeggeri positivi al Covid oppure per i 176 passeggeri del volo Catania-Londra che, la scorsa estate, dopo aver viaggiato in bus da Catania, hanno trascorso la notte in aeroporto sempre per un’avaria che obbligò l’aereo a partire il giorno dopo) anche in questa circostanza ha fatto tutto ciò che è previsto e possibile per alleviare il disagio ai passeggeri.
Il terminal è stato lasciato aperto, funzionanti la ristorazione della My Chef e tutti i servizi necessari per tutta la notte; anche le forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri e Finanza) e la società di security KSM hanno assicurato la presenza di adeguato personale.
Un impegno gravoso e corale – conclude il direttore Bufo – che è stato possibile grazie alla professionalità e abnegazione di tutto il personale, che non è potuto tornare a casa prima del mattino seguente invece che per la fine del turno prevista a mezzanotte.
Anche l’ENAC, autorità di vigilanza dell’aviazione civile, non ha avuto nulla di negativo da evidenziare rispetto a quanto avvenuto”.