Seduta straordinaria congiunta, ieri a Palazzo Cavarretta, dei Consigli comunali di Trapani e Calatafimi Segesta discutere della possibile realizzazione del Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi in provincia di Trapani.
Tra i siti ritenuti idonei a livello nazionale, il cui elenco è stato reso noto di recente, che sono quelli Tp9 (a Calatafimi Segesta) e Tp11 (Fulgatore).
“Abbiamo accolto, insieme a tutti i Capigruppo, la richiesta del consigliere Baldo Cammareri di convocare questo Consiglio comunale, che permetterà a tutti i soggetti politici, istituzionali e civici della nostra provincia di intervenire su una questione così delicata”, ha detto il vicepresidente del Consiglio comunale di Trapani Andrea Genco.
“Dal 2021, tutti i sindaci e gli ordini professionali della provincia di Trapani hanno manifestato nelle competenti ed opportune forme la netta contrarietà ad ospitare rifiuti radioattivi – ha sottolineato il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida – e non escludiamo di perseguire in sede giurisdizionale il no, senza se e senza ma, delle Città di Trapani e Calatafimi-Segesta, oltre che di tutta la provincia di Trapani”.
L’amministrazione comunale di Calatafimi Segesta è stata rappresentata dal sindaco Francesco Gruppuso con l’intera giunta comunale dal ppresidente del Consiglio comunale con un’ampia delegazione dei consiglieri.
È stato ribadito il parere sfavorevole già votato dai due massimi consessi cittadini e bollata come inadeguata la scelta della Sogin sia perché la costruzione del Deposito avrebbe gravi ricadute economiche per il territorio, rendendo vane le scelte strategiche poste in essere dai Comuni per la sua valorizzazione turistica, ma anche e soprattutto in ragione dei dati scientifici secondo cui i luoghi scelti nel Trapanese non sarebbero idonei in ragione delle loro caratteristiche idrogeologiche.
Alla seduta straordinaria erano presenti anche i deputati regionali Cristina Ciminnisi e Dario Safina e altri sindaci e rappresentanti delle Amministrazioni di tutti i comuni della provincia di Trapani.
“È urgente discutere all’ARS la mozione del M5S sul deposito nazionale dei rifiuti radioattivi presentata lo scorso 13 dicembre. Non si può attendere oltre – ha detto Ciminnisi – ed abbiamo il dovere morale di raccogliere le istanze e le preoccupazioni espresse da più parti. L’ARS deve prendere una posizione chiara e netta sulla questione, come già hanno fatto i sindaci della provincia di Trapani.
Nel corso della seduta è stata anche avanzata la proposta di una mobilitazione popolare da realizzare possibilmente in un luogo simbolo equidistante dai due siti coinvolti, cioè il Parco Archeologico di Segesta.
Si è inoltre deciso di aderire alla campagna di raccolta firme on-line, lanciata tramite il sito change.org, dal Comitato “Mai rifiuti radioattivi in provincia di Trapani”.