«“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Dovrebbe bastare l’articolo 11 della Costituzione Italiana per esperire tutto. Eppure, dopo un anno, la guerra in Ucraina e l’invasione portata avanti dalla Russia non è ancora terminata. Per questo motivo, su richiesta del vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli, ho disposto le bandiere della Città di Trapani a mezz’asta per oggi, venerdì 24 febbraio, ad un anno esatto dalla guerra».
Con queste parole, il primo cittadino Giacomo Tranchida ha voluto esprimere la vicinanza di tutta la città di Trapani al popolo ucraino. Stasera, Palazzo Cavarretta sarà illuminato di azzurro e giallo, colori della bandiera ucraina, mente stamani il sindaco parteciperà ad un incontro con gli studenti trapanesi al Cine Teatro Ariston e nel pomeriggio presenzierà alla tavola rotonda organizzata dalla Curia presso il Seminario Vescovile di via Cosenza 90 a Casa Santa Erice prevista per le ore 16.
«Purtroppo il 24 febbraio è una data che appartiene al nostro territorio, che non è stato assente difronte al dramma di donne e uomini devastati dalla guerra, accogliendo profughi e piccoli orfani. Mesi difficili per un popolo che ha trovato il modo di diventare comunità anche a Trapani. Chiediamo a gran voce lo stop della guerra» ha concluso Giacomo Tranchida.