Nuova puntata del caso “Green Valley”, il concerto organizzato a Trapani lo scorso 4 Agosto per il quale l’amministrazione comunale aveva stabilito di stanziare, a 48 ore dall’evento e dopo la marcia indietro di Atm che avrebbe dovuto erogare la somma dal proprio budget sponsorizzazioni, un contributo di 50mila euro.
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Una mossa che era stata motivata con la necessità di “salvare” la qualità del cast del concerto, come evidenziato dagli organizzatori, evitando anche “danni al tessuto economico-produttivo e all’immagine della città”. Da subito però, aveva suscitato perplessità e critiche sia perché il denaro sarebbe stato prelevato dal fondo di riserva del Comune, sia per il mancato rispetto del regolamento comunale sui contributi ai privati – in questo caso la Futurist srls – per eventi a pagamento.
Oggi la Giunta Tranchida è ritornata sui suoi passi sulla base del fatto che, come si legge nella delibera, gli organizzatori hanno ricevuto 50mila euro dall’Ente Luglio Musicale che si era impegnato ad erogare la somma qualora l’avesse ottenuta dalla Regione Siciliana, cosa che poi è avvenuta.
Tra l’altro, anche quel contributo del Luglio – che aveva siglato, tramite il proprio amministratore delegato Natale Pietrafitta un accordo di coproduzione dell’evento, presentava, secondo alcuni, aspetti anomali e poco trasparenti a cui si è aggiunta la circostanza politica che l’assessora con delega all’Ente, Rosalia D’Alì, ha reso noto di essere stata tenuta all’oscuro dell’operazione.
Sulla vicenda è intervenuto il consigliere comunale di opposizione Tore Fileccia che ha reso pubblica la delibera e chiesto le dimissioni dell’assessore Emanuele Barbara, “dopo proclami durati 6 mesi , di aver riportato in compartecipazione, la grande musica a Trapani”.
“Oggi – scrivono i consiglieri di opposizione in una nota diffusa alla stampa – l’ennesima presa in giro, nei confronti degli organizzatori e dei cittadini, ritirano i 50.000 euro cercando di intestarsi quelli provenienti dall’Assemblea Regionale Siciliana, tramite l’Ente Luglio Musicale, ringraziata in aula dalla voce dello stesso assessore Barbara”.
“Questo episodio – prosegue il comunicato stampa – rischia di compromettere per sempre l’immagine e l’affidabilità del Comune di Trapani rispetto ai privati, illusi di ricevere un contributo per alleviare lo sforzo economico sostenuto e arricchire l’offerta artistica, salvo poi rimanere con un pugno di mosche”.
“L’assessore Barbara, se avesse un briciolo di dignità politica – continua l’opposizione – dovrebbe presentare seduta stante le sue immediate dimissioni, cosa che non possiamo dire per l’assessora D’Alì che, sin dal primo momento, prendeva le distanze. Registriamo, inoltre, un atto di codardia di Barbara: non presentarsi in giunta mettendo la faccia su questo ritiro, come a volersi giustificare per poter dire, magari, ai privati illusi che non è colpa sua ma la superiore ragion politica, gli ordini di Giacomo Tranchida e del Partito Democratico”.