Confermate dalla seconda sezione della Corte di Cassazione le condanne inflitte in primo e secondo grado agli imputati del processo per le estorsioni in busta paga a diversi dipendenti di supermercati marsalesi.
Si tratta – come riporta un articolo pubblicato su Tp24.it – di Giovanni Costantino, 58 anni, ex gestore del “Conad Super Store” di corso Gramsci, e Andrea De Maria, 53 anni, preposto del punto vendita “Margherita affiliato Conad” di contrada Matarocco, di cui Costantino sarebbe stato amministratore di fatto.
Nel 2017, il giudice monocratico del Tribunale di Marsala aveva condannato Costantino a cinque anni e mezzo di carcere e a 5 anni De Maria. Entrambi sono stati condannati anche a pagare risarcimento dei danni alle parti civili. A tre anni e 7 mesi fu condannato anche Giuseppe Casano, 57 anni, socio di Costantino.
In secondo grado, la quarta sezione della Corte d’appello di Palermo ridusse di due mesi la pena a Costantino e di un mese a Casano mentre confermò i 5 anni per De Maria.
Minacciando il licenziamento, Costantino avrebbe costretto undici lavoratori della Conad “ad accettare – si legge nelle carte del processo – un trattamento economico inferiore a quello cui essi avrebbero avuto diritto in relazione al contratto, alle ore di lavoro effettivamente prestate e risultanti dalla busta paga, agli straordinari, alla tredicesima e quattordicesima mensilità, tfr, ed in particolare a sottoscrivere quietanze di pagamento relative ai salari mensili per importi superiori a quelli effettivamente percepiti o mai percepiti”.
I fatti sono stati contestati nel 2009.
Quindici le “parti offese” individuate dalla magistratura. Solo tre lavoratori, però, hanno scelto di costituirsi parte civile nel processo.