E dopo il Palazzetto, di nuovo grinfie sull’aeroporto [AUDIO]

In una città senz'acqua dai rubinetti e bagnata solo dalla pioggia e sistematicamente allagata, qual è il problema?

In una città che dopo un altro forte acquazzone, stamattina si è puntualmente allagata…
In una città che dopo un’estate di siccità è di nuovo rimasta coi rubinetti a secco ma non per penuria d’acqua bensì per un’altra rottura dell’acquedotto…
In una città che nonostante abbia ospitato in tre occasioni distinte, i campioni dell’Eurolega non riesce a riempire il Palazzetto comunale dello Sport di piazzale Ilio…
In una città che per motivi “politici” (meglio considerarli tali anche se forse solo politici non sono) ha visto il suo sindaco ed il suo assessore partire verso Palermo per chiedere alla Regione i soldi per costruire un nuovo Palazzetto da diecimila posti (presumibilmente vuoti) piuttosto che sbattere i pugni sul tavolo e pretendere i risarcimenti dei danni alluvionali del settembre 2022 o i finanziamenti che occorrono per risolvere i problemi dell’acqua, sia quella che non arriva nelle case dai rubinetti, sia quella che cade dal cielo e non riesce a raggiungere il mare…

In questa città, che si chiama Trapani, oggi siamo tutti preoccupati, allarmati, disperati per un volo partito in ritardo dall’aeroporto di Birgi. Almeno è quanto vogliono farci credere coloro che, con la scusa dello sport, ci propongono storie di “onte subite dalle squadre avversarie”, di incapacità gestionali di strutture che, invece funzionano al massimo delle loro potenzialità, insomma, coloro che hanno scambiato un aeroporto con un ostello della gioventù o, in questo caso, della Juventus.

Nell’intervista che oggi ci ha rilasciato il presidente di Airgest, Salvatore Ombra, la società che gestisce l’aerostazione civile di Trapani Birgi, abbiamo cercato di spiegare, fugando qualsiasi tipo di strumentalizzazione (e se ne sono sentite e lette veramente tante sull’argomento) come siano realmente andati i fatti.
Per ascoltare l’intervista schiaccia PLAY:

La cosa che ci fa piacere commentare è che oggi, 23 settembre, in tutto il comprensorio trapanese non ci sia un posto libero nelle strutture ricettive per passare una notte.
Airgest li ha cercati ma non li ha trovati. Ci piace pensare che la richiesta di posti letto nella nostra amata provincia sia maggiore dell’offerta, piuttosto che pensare che non esistano alberghi o pensioni od ostelli capaci di accogliere in emergenza 191 passeggeri di un volo di linea.

Che i posti letto offerti da B&B o pseudo tali abbiano ormai superato quelli delle classiche strutture alberghiere, è ormai un dato di fatto assodato in tutta Italia, isole comprese, al punto tale che censirli come se fossero strutture omologate è praticamente impossibile.

Così come è pure assodato che nessun aeroporto d’Italia offra gratuitamente ai passeggeri fantomatiche aree hospitality per passare la notte in caso di emergenza. Neanche l’aeroporto di Palermo (come si evince da questo link).
Capita, invece molto spesso, in tutti gli aeroporti del mondo, che possa saltare un volo e che i passeggeri rimangano a dormire all’interno delle aree disponibili dello scalo.
Questa volta è capitato ai passeggeri diretti da Trapani a Bergamo, dei quali solo una sparuta minoranza era composta dalla New Generation della Juventus. Ma, visto che ne ha parlato a livello nazionale la TV a pagamento che manda in onda le partite della Serie C, per i tifosi si è montato ad arte il caso.

Ci chiediamo invece: tutto questo clamore avrebbe avuto ragione d’essere, se a Trapani ci si fosse comportati diversamente dal punto di vista “sportivo”, visto che il  FC Trapani, in questa Serie C, sta facendo di tutto per apparire spocchioso ed arrogante piuttosto che umile come sia i tifosi e l’attuale classifica consiglierebbero?

State comunque sicuri che tutti i passeggeri del volo Ryanair Trapani – Bergamo di ieri sera  saranno risarciti dalla compagnia aerea per il disagio. E state altrettanto sicuri che sono stati assistiti dall’Airgest e dal suo gentile personale, nel modo più consono, andando anche oltre i classici voucher offerti dalla compagnia Ryanair.

E considerando anche i problemi che la compagnia irlandese sta avendo con l’aeroporto di Orio al Serio di Bergamo, problemi che nel caso di ieri si sono riverberati fino alla nostra latitudine, chissà se prima o poi Ryanair deciderà di puntare di nuovo su Trapani. C’è solo da chiedersi infatti, se in altri scali aeroportuali, una situazione del genere che, ribadiamo è all’ordine del giorno, si possa o si sia potuta gestire in modo migliore di quanto non abbiano fatto i trapanesi – marsalesi – misilesi del “Vincenzo Florio”.

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