Sinceramente non saprei se una cosa del genere possa accadere a luoghi e situazioni invertite. Immaginatevi un qualsiasi cittadino trapanese che abbia deciso di concedersi una vacanza in Danimarca e che sia rimasto ammaliato dalle bellezze di quei luoghi, dal clima danese, dal sole, dal mare, dal cibo e dall’accoglienza che quella nazione, o città o paesino possa offrire ad un forestiero. E dopo questa folgorazione vacanziera, lo stesso trapanese decida di replicare l’esperienza o addirittura di trasferirsi in Danimarca.
Oggi, ho scoperto che una cosa del genere è accaduta, invece, ad un cittadino danese, P.V.J. le iniziali del suo nome che, dopo aver letto alcuni degli ultimi articoli su Trapanisì.it ha deciso, in forma assolutamente privata, di mandarmi alcuni messaggi su Messenger, che purtroppo ho letto in ritardo di qualche giorno, poiché non essendo P.V.J. tra i miei amici di FB, erano finiti tra i messaggi da approvare.
Questo è il messaggio di Sabato 27 luglio 2024:
“Re your story about polluted ocean: How can anyone be surprised? Trapani’s uncollected household and street trash has to go somewhere: first into the sewer system, then – when left untreated in broken and malfunctioning wastewater plants – into the ocean.
Your story about the broken seawall on Lungomare Dante Alighieri makes me think about the two broken (vandalized?) benches at the bus stop adjacent to the parking lot on Piazza Vittorio Emanuele. I reported it to City Hall more than a month ago – but obviously no reaction. And where are the results from the numerous reports submitted by the bus drivers driving by and stopping there every day?”
Questa la traduzione del messaggio:
“Per quanto riguarda la tua storia sull’oceano inquinato: come ci si può sorprendere? I rifiuti domestici e stradali di Trapani non raccolti devono pur andare a finire da qualche parte: prima nella rete fognaria, poi – se lasciati senza trattamento in impianti di depurazione rotti e malfunzionanti – nell’oceano.
La tua storia sulla mura rotte sul Lungomare Dante Alighieri mi fa pensare alle due panchine rotte (vandalizzate?) alla fermata dell’autobus adiacente al parcheggio di Piazza Vittorio Emanuele. L’ho segnalato al Municipio più di un mese fa, ma ovviamente non ho ricevuto risposta. E dove sono i risultati delle numerose segnalazioni presentate dagli autisti degli autobus che passano e si fermano lì ogni giorno?”
Questo è invece il messaggio che P.V.J. mi ha inviato martedì 30 luglio 2024:
“This e-mail was sent to the City Council’s Annalisa Bianco and Emanuele Barbara. No answer yet.: “When will the City Council and police do something about the vehicle noise on Old Town’s Via Liberta?
It is a huge paradox that with all the talk about less pollution, clean air, healthy living conditions, safe traffic, saving petroleum, making cities livable, and promote tourism, you have out-of-control, wild-west-like carnival atmosphere traffic on this narrow city street. Try to get sleep in any of the apartments facing the street on a Friday or Saturday between 23:00 and 2:00 . It’s impossible.
Excessive speeding, motorcycles with missing or illegally altered exhaust systems passing cars in the pedestrian walk lane, blaring music from maxed-out speakers all defy the above virtues with no policeman in sight.
Please do something to stop this insult to the residents of Old Town Trapani
I am a citizen of Denmark living permanently in Trapani – sadly, facing Via Libertà with traffic noise from hell.”
Anche qui l’amara traduzione:
“Questa e-mail è stata inviata ad Annalisa Bianco ed Emanuele Barbara del Consiglio Comunale. Nessuna risposta ancora.: “Quando il Consiglio Comunale e la Polizia faranno qualcosa per il rumore dei veicoli in Via Libertà nel centro storico?
È un enorme paradosso che con tutti i discorsi su meno inquinamento, aria pulita, condizioni di vita sane, traffico sicuro, risparmio di petrolio, rendere le città vivibili e promuovere il turismo, si abbia un traffico fuori controllo, da carnevale, in questa stretta strada cittadina. Prova a dormire in uno qualsiasi degli appartamenti che si affacciano sulla strada di venerdì o sabato tra le 23:00 e le 2:00. È impossibile.
Eccesso di velocità, motociclette con sistemi di scarico mancanti o alterati illegalmente che sorpassano le auto nella corsia pedonale, musica a tutto volume da altoparlanti al massimo sfidano tutte le virtù di cui sopra senza un poliziotto in vista.
Per favore, fate qualcosa per fermare questo insulto ai residenti del centro storico di Trapani Sono un cittadino danese che vive stabilmente a Trapani, purtroppo mi trovo di fronte a Via Libertà, con un traffico rumoroso e infernale.”
Cosa poter dire al signor P.V.J.?… che, con estrema sincerità ci stupisce facendoci intendere che in Danimarca, basta inviare una e.mail all’amministrazione comunale per risolvere i problemi dei cittadini.
Potrei suggerirgli di invitare i nostri amministratori a passare una vacanza in Danimarca per insegnare loro come si gestisca la cosa pubblica.
Potrei anche sperare in una sorta di “gemellaggio” amministrativo tra le due realtà col sindaco di una qualsiasi “ridente cittadina danese affacciata sul mare” ed il sindaco della “piangente cittadina di Trapani affogata in un mare” di problemi che nessuno sembra riuscire a risolvere.
Il sindaco di Trapani lo potremmo mandare in Danimarca una settimana, un mese, un anno… per tutto il tempo che potrebbe servirgli per imparare come si amministra una città, i servizi al cittadino e le risorse del territorio e di contro potremmo invitare un qualsiasi sindaco danese a Trapani per mostrargli cosa non si deve fare per rovinare una città fortunatamente disgraziata come Trapani, e per farlo gli basterebbe solo un giorno.
Intanto dalla Sicilia alla Danimarca i nostri “regali” glieli facciamo così:
lo ha raccontato giusto il mese scorso la TGR Sicilia in questo servizio.