Ieri sera, abbiamo ricevuto un’ennesima segnalazione per la rubrica “Dillo a TrapaniSì – WhatsApp 377 0 91100 0”. Questa volta però il messaggio non era una semplice nota, ma un vero e proprio articolo che pubblichiamo integralmente:
“Ci voleva l’esperienza di chi conosce i fondali dei dintorni di Torre di Ligny, Casina Nasi e Lanternino per riconoscere la presenza di un ordigno apparentemente innocuo posto a bassa profondità e a pochi metri di distanza dagli scogli situati a protezione dell’edificio della Colombaia.
Lo stabile, un tempo patria galera e in periodo bellico forse anche caserma militare, oggi si presenta diroccato e abbandonato.
Giovan Maria Giliberto, autore del libro “Pescatori a Trapani” che sarà presentato a Torre di Ligny, martedi 27 alle ore 19.00, in vacanza nei luoghi della sua infanzia, si era ripromesso di visitare questi stessi luoghi a distanza di oltre 50 anni dall’ultima volta.
Sabato mattina, munito esclusivamente di maschera e pinne, ha scandagliato i fondali alla ricerca dei ricordi perduti, delle forme vegetali e animali dei luoghi una volta ricchi di ricci di mare e polpi, dai quali rimediava quasi sempre qualcosa da mettere sotto i denti per sé e i propri familiari.
Nell’ultima di queste perlustrazioni, proprio quella di sabato mattina, si è imbattuto in due oggetti molto strani, che stonavano con l’ambiente, uno a forma di supposta di circa 40 cm per 10 cm, e un altro di forma cilindrica di pari spessore lungo circa 80 cm.
Avendo percepito ina ipotesi di pericolo, ha continuato il suo giro di perlustrazione ripromettendosi di segnalare il sito alle competenti autorità portuali. Proprio per questo motivo, alla fine, si è soffermato al di sopra dell’ordigno per stabilirne l’esatta posizione con i riferimenti di terra. Una volta risalito dal mare, la sua prima preoccupazione è stata quella di recarsi in Capitaneria a segnalare la presenza di un probabile ordigno pericoloso per l’incolumità di eventuali bagnanti o pescatori, per fortuna in in luogo poco frequentato.
L’ufficiale di guardia, solerte e interessato, non ignorando la preoccupazione di chi gli stava di fronte, un tempo sergente di leva in marina che aveva svolto il servizio proprio nelle Capitanerie di Porto di Crotone e Porto Empedocle, ha preso le sue generalità e il numero di telefono, con la promessa che si sarebbero risentiti. Dopo un paio di ore la conferma che l’indomani mattina sarebbe stato fatto un sopralluogo, invitandolo a rilasciare al capo squadra le indicazioni relative all’esatta posizione del presunto ordigno bellico.
Domenica mattina il sopralluogo della squadra subacquea, grazie alle precise indicazioni fornite in Capitaneria, ha confermato la presenza dell’ordigno bellico, forse scivolato in mare tanto tempo fa da una delle torrette di guardia lungo la scogliera della Colombaia.
La zona verrà interdetta alla navigazione e alla balneazione il tempo necessario per la rimozione dell’ordigno, e di ulteriori e approfonditi sopralluoghi. Un grazie va, infine, alle competenti autorità portuali e al nostro concittadino per avere evitato un eventuale pericolo, e forse qualche tragedia in mare, di cui fare volentieri a meno, in un mondo che non è stanco di farsi male, guerreggiando e respingendo le persone che sfuggono a guerre, miserie e povertà”.
Questa è invece la chiacchierata radiofonica con Giovan Maria Giliberto che racconta a TrapaniSì.it le sue esperienze di sabato e domenica scorsi, per ascoltare schiaccia PLAY:
In questo articolo l’aggiornamento della Capitaneria di Porto di Trapani: Trapani, sub individua presunto ordigno bellico
Qui invece, l’intervista rilasciata da Giovan Maria Giliberto sulla presentazione del suo libro: “Pescatori a Trapani” martedì 27 agosto a Torre di Ligny [AUDIO]