Dall’avvio della stagione venatoria i Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo – Distaccamento di Trapani hanno intensificato l’attività di controllo sul corretto esercizio della caccia.
A fronte di oltre 50 cacciatori controllati, sono state accertate irregolarità in sette distinte occasioni.
In cinque casi – tra Salemi, Marsala e Campobello di Mazara – sono stati sanzionati amministrativamente altrettanti soggetti che, seppure in regola con le licenze e le autorizzazioni necessarie, avrebbero omesso di trascrivere sul tesserino venatorio la giornata di caccia; un comportamento sanzionato dalla legge regionale sulla caccia con una multa da 75 a 450 euro, per un totale di 2.250 euro.
In altre due occasioni, nel Marsalese, i militari hanno individuato due soggetti che, sebbene anch’essi in regola con gli obblighi di legge, esercitavano l’attività venatoria utilizzando richiami acustici elettromagnetici. Si tratta di strumenti vietati dalla legge perché agevolano grandemente la caccia dei volatili che vengono attratti dal suono, fermandosi a pochi metri dal cacciatore.
In questo caso la legge prevede per i presunti autori un’ammenda fino a 1.500 durante, il sequestro delle armi e la confisca dei richiami.
Le attività di controllo proseguiranno per l’intera durata della stagione venatoria e riguarderanno non solo le aree naturali protette, dove la caccia è vietata o comunque ancora più rigidamente disciplinata, ma anche il restante territorio provinciale per evitare una pressione venatoria incontrollata che potrebbe nuocere gravemente alla biodiversità animale già fortemente sfiancata dagli incendi che hanno caratterizzato la stagione estiva.